INIZIATIVE DEL GOVERNO CHE MIGLIORANO IL TENORE DI VITA

DI GIOACCHINO MUSUMECI

Gioacchino Musumeci

 

Mentre milioni di cittadini truffati e impoveriti dalle iniziative del governo ricamano sul caso Ferragni e Giorgia Meloni, coadiuvata dalla summa dei pettegoli italiani, si frega le mani soddisfatta per l’ennesimo dirottamento dell’attenzione verso il nulla concentrato, il Paese continua a scivolare nel baratro ideologico aperto dopo l’avvento del neofascismo sotto mentite spoglie.
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Non va affatto bene, i cittadini distratti perdono di vista i miracoli della madonna alternativa, colei che contrariamente ad altre madonne su cui dubitiamo, è onnipresente, ci difende dal pizzo di Stato e ci perdona per non aver pagato contributi, dipendenti e fornitori, oppure IVA su prestazioni professionali occultate.
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Dato che l’operato distruttivo del governo suscita meno interesse delle vicende di Chiara Ferragni la senatrice di FDI Lavinia Mennuni ne ha approfittato per gettare altra carne al fuoco. Così ha scritto un disegno di legge che “vieta” alle autorità scolastiche di “vietare”, scusate il gioco di parole, il presepe a scuola. “E’ importante – afferma la senatrice nelle vesti di divulgatrice apostolica postulante ( scusate il secondo gioco di parole) – salvaguardare e tutelare quelle che sono in fondo le nostre radici culturali che nel presepe hanno un altissimo esempio”. Concetti davvero toccanti.
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A me sembra una cavolata ma posso sbagliare, probabilmente non possiedo radici culturali sviluppate adeguatamente. E non saprei dire se la cura del presepe sia così portatrice di beneficio. Non sortisce molti effetti, per esempio, nell’animo di imprenditori che per risparmiare manomettono macchinari dove poi una giovane ragazza resti ben incastrata per morirci dilaniata orribilmente…E poi che si fa con le spoglie di questa martire, nemmeno un posticcino nel capanno di Giuseppe e Maria, madre fecondata dallo spirito santo…E’ ingiusto.
E i Benetton quanti presepi avranno organizzato con 44 salme di innocenti precipitati mentre pensavano alle vacanze…
Vogliamo mettere nel nostro presepe scolastico anche le salme piccine dei bambini spiaggiati visti a Cutro? I bambini palestinesi trucidati oppure schiacciati sotto macerie, oppure gli sfrattati dai territori, gli ostaggi israeliani, i morti ucraini, gli yemeniti di cui non frega a nessuno, gli afghani, gli africani da scaricare in Albania, i diseredati coi cartoni nelle stazioni morti congelati e via di seguito, quante comparse in un presepe di cui occuparsi veramente e non solo con chiacchiere da noioso politicante.
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Ma senza essere troppo melodrammatici che poi pare artificiale vogliamo occuparci oltre le tradizioni religiose anche di quelle necessarie per condurre una vita dignitosa…magari un lavoro a chi non ce l’ha e a chi ce l’ha per tutta la vita senza l’incubo di un sms che ti scarica o la cassa integrazione all’indomani e il nulla dopodomani?
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Presepe un cacchio quando non c’è nulla da mangiare. Presepe un par de pa**e proposto da una posizione privilegiata e opulenta.
Presepe no grazie da chi elenca principi di cui ignora il significato ma come sempre accade si appella a protocolli ed estetica mentre a pochi metri qualcuno crepa schiacciato da una lastra d’acciaio, ed era solo uno studente su cui scrivere per due ore e poi ciao. E questo quando va bene perché quando va male e non si ha proprio nulla da dire, quando si portano milioni di persone ignare alla miseria, quando si rifinanziano le guerre di soppiatto, si deve bussare alla porta di Chiara Ferragni per fare notizia fino a Natale.
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Presepe Cuciniello, Museo San Martino – Napoli