CONTE CERCA CONSENSO? PIU’ CHE LEGITTIMO

DI GIOACCHINO MUSUMECI

 

Non c’è nulla di più insensato che leggere “La Mossa di Conte mira ad acquisire consenso”, come fosse un reato, come fosse vietato solo a lui.
Allora ditemi signori della verità, la propaganda sperticata a favore di Draghi a che serviva se non ad aumentarne il consenso.
Quella a favore di Zelensky invece a cosa mirava?
E la campagna di informazione contro Giuseppe Conte che senso ha se non distruggere il consenso.
Solo se una forza politica raggiunge un certo grado di consenso potrà governare o incidere nel paese.
Poi c’è chi usa il consenso per il paese, chi per la mafia, chi per le banche, chi per i poveri, chi per i ricchi chi per sé.
Il punto è che secondo la dottrina imperante il politico deve usare consenso affinché il potere graviti sempre sotto la stessa cupola, ombrello, palazzo vedete voi.
Chi sconfina viene letteralmente giustiziato con ogni mezzo. Si va dalla comune shit storm, allo scandalo sessuale fino alla morte fisica, comprendendo un variegato catalogo di intermedi studiati apposta per demolire il consenso dei personaggi scomodi.
Tutti coloro che vogliono potere hanno necessità di consenso, pertanto la critica sul consenso di Conte nasce dal timore che il presidente del Movimento gestisca il potere in modo difforme alle aspettative della classe dirigente tiranna.
E’ già successo e Conte è stato abbattuto una volta, ma non basta, questo non muore mai. Perché non muore mai? Perché dietro c’è il pensiero della gente e i pensieri non si uccidono, rassegnarsi gente. Ma più terra terra non risulta un vincolo che limiti la ricerca di consenso a Draghi o Meloni o Berlusconi, dunque “un bel tacer non fu mai scritto”.
La dolente verità è che il consenso di Mario Draghi è di una sparuta minoranza di trapassati borghesi, assatanati e terrorizzati dall’idea di vivere marginalizzati e senza prospettive di vantaggi personali. Che vita miserabile…
Se penso alla prosopopea legata al Ponte sullo Stretto di Messina sbandierato un po’ di mesi fa dai ministeri Draghiani. Dopo ulteriori milioni di euro sprecati in studi di impossibile fattibilità ecco il vuoto di sempre.. Ma a che serviva resuscitare il ponte se non a ricercare consenso dal retrogusto mafioso in aree socialmente depresse, e a quando la prossima resurrezione del ponte.
Ad oggi i detentori del potere sembrano tossicodipendenti già in crisi d’astinenza, penosi e arroganti, corrosi da risibile intolleranza. Sempre così pronti ad additare gli indisciplinati hanno perso l’etichetta.
Consiglio gratuito: cercate di sopravvivere a voi stessi prima che la rabbia vi consumi. Talmente specializzati nel suicidio che nemmeno ci si deve preoccupare più di tanto, bastano e avanzano le gesta del Ministro Di Maio a spiegare le velleità istituzionali.
Comunque, cari signori, ci vedremo alle elezioni e seppure troverete qualche scappatoia per evitarle ora, sputtanati come siete più che sulle elezioni punterei sulle reincarnazioni, magari funziona.
Time out, tanti saluti e psicoterapia, vi porterà alla pace dato che fin ora non ne cogliete il senso.
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