“LA VIA MAESTRA, INSIEME PER LA COSTITUZIONE”

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

Domani saremo in tanti in piazza San Giovanni, tantissimi.

Lo so. Non saranno centomila o più persone a intimidire il governo più fascista dai tempi della repubblica di Salò e non saranno i discorsi dal palco ad aprire una breccia nella lugubre mente dei suoi sostenitori, ma ci sarò lo stesso.
Ci sarò perché le continue porcate di questa destra tanto feroce quanto incapace, le sue oscene passerelle sui morti di Cutro e di Mestre, il suo gigioneggiare spavalda sui media a getto continuo, il suo mentire spudoratamente e impunemente mi stanno a poco a poco asfissiando.
E’ arrivato il momento di mettere da parte le divisioni endemiche della sinistra o sedicente tale. Questo è il momento in cui dopo tanti anni possiamo sentirci visceralmente tutti uniti, lavoratori, pensionati, studenti, immigrati e ognuna delle cento associazioni che hanno aderito.
Per me che sto asfissiando questo comune sdegno, le bandiere rosse, quelle verdi e quelle arcobaleno, gli occhi dei compagni, il loro vociare e i loro sorrisi saranno ossigeno puro. Meglio di una gita in montagna o di una passeggiata sulla spiaggia.
Ci sarò perché ne ho bisogno, metterò da parte la pigrizia e gli acciacchi non perché sono un buon compagno o per difendere la Costituzione…
Ci sarò per me stesso, perché proprio non posso farne a meno.