RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, CUI PRODEST?

DI GIOACCHINO MUSUMECI

Gioacchino Musumeci

 

Con la riforma Nordio l’Italia, già tra i paesi più corrotti in Europa, forse punta al primato mondiale superando così le rivali Ucraina, Uzbekistan e Russia.
L’eredità berlusconiana, incarnata nella sovranista farlocca Meloni, si palesa nella cancellazione di reati contro la pubblica amministrazione, l’inibizione dell’informazione e sgambetti alla magistratura che opererà con le mani sempre più legate da politici rappresentanti di una casta obsoleta, “gangrenosa”, famelica e da sradicare senza indugio.
L’obiettivo delle manovre meloniane è rendere i politici entità che trascendono norme giuridiche in ambito soprattutto penale poiché qualora queste intralcino traffici illeciti, favoritismi, baronati, infiltrazioni mafiose e quant’altro, vengono semplicemente cancellate. L’Italia diverrà così l’unico paese europeo ove delinquenti corrono a piede libero mentre si ingabbiano i magistrati.
Con l’avvento di Giorgia Meloni, arrogante mistificatrice e manipolatrice pericolosissima, il Paese piomba nell’oscurità in cui le esalazioni della corruttela mortificano ogni ambizione di legalità della Repubblica.
Le mafie potranno riciclare capitali sporchi in tangenti per ottenere facilmente appalti concessi da funzionari su cui nessuno potrà sollevare accezioni dato che non avranno commesso alcun reato. E qualora in qualche modo il marcio venga scoperto, il cittadino non potrà sapere né capire nulla ma sarà informatissimo sulle vicissitudini delle varie Ferragni e Cortellesi.
E’ sconcertante al limite del grottesco che parte dell’opinione pubblica, accecata da media brulicanti di servi del potere, non si avveda della voragine in cui precipitiamo secondo un disegno che beffa l’essenza della democrazia ovvero equa distribuzione dei diritti.
Ma mentre il Movimento di Conte è apertamente schierato contro iniziative devastanti su ogni piano politico e strutturale del Paese, al momento il Pd si dibatte ancora nell’incertezza poiché parte della sua classe dirigente contribuisce attivamente a consolidare la corruttela che dovrebbe invece schifare. E ciò è un male per tutti.
Le prospettive economiche sono terrificanti perché non è possibile prevedere investimenti, oltre quelli di imprese mafiose, laddove la corruzione sboccia come primavera su un prato. Il che significa lavoro sottopagato, impossibilità a formare famiglie, disgregazione sociale, meridione depauperato, evasione in aumento, giovani in fuga e nascite sempre più in calo.
Il governo cancella reati e con questi il futuro di generazioni in cui uomini senza risorse ma in special modo donne, pilastro della società solo per la procreazione, dovrebbero “figliare” a 18 anni perché sarà moda partorire.
Il prossimo futuro sarà piagato degli effetti dell’attuale governo e la guarigione sarà un bagno di lacrime e sangue ma affinché nel Paese si cancelli per sempre il berlusconismo e lo si ricordi come la iattura peggiore dopo il nazifascismo, affinché di Renzi non rimanga che polvere, Giorgia Meloni e Matteo Salvini siano esiliati eternamente nella bolgia dell’orrore politico, vivremo anni in cui Mario Monti e i suoi decreti killer ci sembreranno l’eden.
Buona catastrofe.