SALVINI L’ERESIARCA

DI GIOACCHINO MUSUMECI

 

In questi giorni la lente dei media di regime, a corto di argomenti, ha sotto osservazione Salvini.
L’ipotesi di un viaggio a Mosca ha fatto infuriare il nostro divino che silenziosamente ha ordinato il linciaggio dell’eversivo leghista. Poi c’è il Copasir prezzemolino sempre in mezzo.
Io mai stato ammiratore di Salvini, è una vita che demolisco le sue iniziative demenziali e il suo partito razzista/separatista le cui ambizioni però nessuno ha mai voluto realmente limitare.
All’indomani dell’ipotesi del viaggio di Salvini a Mosca, lo sapevano tutti ma al solito tutti negano di esserne stati a conoscenza, ieri i giornalisti del Huffinghton Post, praticamente un servizio psichiatrico nell’etere, scrivevano che non si capisce il senso di Salvini e neanche quello della Lega.
Stante il fatto che il senso della Lega s’è mai capito fin dai tempi di Bossi (residuato della cultura popolare padana assurto a leader di partito, il che avrebbe dovuto suscitare le riflessioni di oggi almeno 25 anni fa, ma all’epoca il dominus era Silvio Berlusconi) bisognerebbe domandarsi come ha fatto il “Kaiser” Draghi a voler inserire nel governo le insensatezze leghiste costituzionalizzate da Berlusconi.
Questo è il vero e unico problema di cui scrivere.
Il senso della Lega è assurdo oggi quanto ieri, ma l’ira di Draghi, colui che ha voluto inglobare l’insensato nel proprio governo ( definito di migliori con dentro la Lega) è di altra natura.
Siccome il “Kaiser” non può cacciare i ministri leghisti, pena dover tornare a casa prima di aver ridotto l’Italia a una reggia della casta col popolo in ginocchio, spera che davanti al ricatto mediatico e l’ipotesi di un crollo di consensi, parte dei vertici del carroccio decidano di cambiare segretario con uno più idoneo. Atlantismo: destabilizzare per forzare vantaggiosi cambiamenti.
Attenzione perché Draghi fa la stessa cosa contro la setta eretica pentastellata.
Del resto è scontato che se Salvini incontrasse Lavrov, al ritorno non reciterebbe il vangelo di Washington né quello di Zelensky o Poroshenko. Il che certo, è imbarazzante per la corte di maggiordomi che dovrebbe chinarsi al verbo Bidensky.
Da qui ecco le rappresaglie dalla stampa e delle fronde leghiste Draghiane.
Purtroppo però senza Salvini l’insensato indisciplinato, il governo non sarebbe esistito e allora sapete com’è, Draghi s’è accontentato e ci siamo accontentati anche noi, tanto la merda ha lo stesso colore del cioccolato.
Ma cari giornalisti, e soprattutto caro Draghi, sapevamo tutti che il visionario della Madonna di Medjugorje non ci stesse con la capoccia. Per non parlare poi degli splendori Brunetta e Carfagna, la Casellati poi vabbé, Mattarella che te lo dico a fare…
E’ proprio tutto lo Stato che genera dubbi sull’integrità morale delle proprie parti.
NOI comunque avevamo già concluso: se Mario Draghi ha voluto la Lega al governo e la Lega non ha senso, non ha senso Draghi per primo dato che avrebbe formato per forza un governo le cui componenti non hanno senso. Per fortuna i giornalisti pagati per demolire Salvini, in realtà distruggono le scelte di Draghi.
Grazie.
L’ho già scritto: da quando il “Kaiser” è calato dal cielo non c’è logica che non sia stata sovvertita e un covo di serpi deve gestire il paese.
Ma le elezioni arrivano eh..