HASTA LA VICTORIA? SIEMPRE!

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

Certo non è una vita intellettualmente facile quella di chi non riesce a liberarsi della passione politica per poter mandare tutti a cagare e godersi l’esistenza. Ogni mattina mi sveglio e ogni sera mi addormento sentendomi come un leone chiuso in una gabbia i cui quattro lati mi si stringono intorno: Palestina, Ucraina, Immigrazione, Neofascismo.
La lettura dei giornali e l’ascolto dei TG sono ormai una tortura, una specie di colonscopia da subire più volte al giorno senza anestesia alla quale non riesco a sottrarmi. Leggo gli articoli e guardo i servizi in TV cercando qualcosa che mi dia un po’ di speranza e qualche volta, in modo del tutto casuale, capita.
E’ successo ieri guardando il TG2 delle 13, quando con un montaggio certamente non voluto sono state trasmesse in successione le immagini delle proteste contro Israele prima al Politecnico di Torino e subito dopo alla Columbia University di New York.
Non i soliti Israeliani che protestano contro Netanyahu senza pronunciare almeno una volta la parola Pace o versare una sola lacrima per la strage dei Palestinesi, questi erano ragazzi italiani e americani certamente rampolli di famiglie benestanti che stavano lì a farsi malmenare e arrestare dalla polizia e non in un pub ad ubriacarsi o su una spiaggia a fare surf.
E’ grazie a loro e a tutti quelli che si mettono in gioco in prima persona che la mia passione politica non potrà mai spegnersi.
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Mario Piazza