IL CORAGGIO DI UNA DONNA ESEMPLARE

DI PIETRO GURRERI

 

 

Guardate questa donna, guardatela bene.

Si chiama Elena Ferraro, e da anni il suo nome è sinonimo di resistenza e di lotta aperta contro il cancro mafioso e la prepotenza.
Elena, imprenditrice del settore della sanità, ha avuto il coraggio di denunciare un tentativo di estorsione avvenuto nella sua clinica di Castelvetrano.
Ma non un quaquaraquà qualsiasi, ma Mario Messina Denaro, cugino del boss.

Questa donna ha accettato da quel momento di vivere scortata, di veder la propria vita privata ridotta si minimi termini. «Oggi è un giorno di grandissima gioia per Castelvetrano» ha gridato al momento della cattura del boss .
«Oggi provo una grandissima gioia assieme a tutte le persone perbene della città. Siamo contenti e quello che mi auguro è che Messina Denaro non si chiuda nel silenzio cosmico e cominci a raccontare. In questi anni ci sono state delle coperture, persone che lo hanno nascosto e tutelato, spero che vengano fuori questi nomi».

Che coraggio, e che lucidità.
Grazie, Elena. Che pendano esempio da te i silenti e gli omertosi, i pavidi e i venduti, coloro che si son fatti comprare le case per un piatto di lenticchie, e poi i medici, gli avvocati e i colletti bianchi che, violando la legge, hanno umiliato il proprio giuramento.
Che uomini di cartone quelli che hanno lasciato a una donna, ad una giovane e coraggiosa donna come te, difendere la dignità del popolo di Castelvetrano.

di Pietro Gurreri

18 Gennaio 2003