Atalanta: Benvenuta in Europa, e dalla porta principale

DI ENZO PALIOTTI

 

Atalanta: Benvenuta in Europa dalla porta principale vincendo la Coppa Eurolega con un risultato che parla chiaro, 3 a 0 sul Bayer Leverkusen che perde la finale, la coppa e l’imbattibilità che durava da 51 partite. Alla guida dello spagnolo Xabi Alonso il Bayer Leverkusen era reduce dalla vittoria della Bundesliga che interrrompendo clamorosamente lo strapotere del Bayern di Monaco. Questo dà ulteriore valore alla vittoria della squadra di Gasperini.
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Una coppa strameritata, per il gioco, per la gestione della società, pare che ogni anno sforni uno o più campioni, che ogni anno ci sorprende ma ormai è ora di considerarla entrata nel novero delle grandi.
L’Atalanta aveva già vinto, secondo me, anche prima di giocare, occorre per questo ricordare che la squadra di Gasperini ha riservato lo stesso trattamento di stasera ai superfavoriti del Liverpool, e in casa dei Reds, e quello scontro ha fatto capire dove voleva arrivare la Dea, e alla fine lo ha confermato.
Io, notoriamente tifoso del Napoli, mi congratulo sinceramente e vi assicuro che stasera ho tifato per la squadra di Bergamo e sono stato felice per la vittoria dell’Atalanta. Questo anche sapendo che quando sarà il momento mi tratteranno, insieme al mio Napoli, come sempre al coro di “Vesuvio lavali” o “Benvenuti in Italia”, a me che in Italia ci sono “arrivato” 46 anni fa per sposare una milanese. Ma, prima di tutto non faccio mai di tutt’eba un fascio, poi non mi importa io amo il calcio, l’ho praticato, e so riconoscere il valore degli avversari, e questa è l’essenza dello sport.
Complimenti quindi all’Atalanta che, a pieno merito, può guardare anche l’Europa con orgoglio e senza timori di sorta.
Una menzione speciale per il presidente Percassi, ex giocatore della Dea negli anni ’70, grande signore e competente che ha contribuito, insieme a Gasperini alla crescita della squadra sul campo e fuori attigendo dal settore giovanile talenti che, valorizzati dal campo, hanno fatto la fortuna del club, rinnovando quella che è sempre stata la politica di questo club che di campioni ne ha sfornati a decine.
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Enzo Paliotti