SEPARATE SEMPRE L’INFORMAZIONE DALLA PROPAGANDA

DI SALVATORE GRANATA

 

Separate l’informazione dalla propaganda. Sempre.

L’informazione è una notizia tesa all’obiettività, senza secondi fini, per far sì che il cittadino abbia gli strumenti critici per valutare da solo quello che gli viene propinato. E poi scegliere eventualmente di condividere o meno una posizione su un determinato argomento.
La propaganda è una notizia o una promessa deviata con chiari “scopi di affiliazione” dei cittadini meno informati (per questioni lavorative o semplicemente per menefreghismo o allergia da collettivo).
Per riscuotere consenso e disinformare la società civile o creare all’interno di essa confusione.
L’informazione è fatta con passione. La propaganda con il desiderio di arrivare. Con opportunismo e cinismo.
Ad esempio, sull’omicidio di Giulia Cecchettin, l’ennesimo, vale la pena ricordare che alla Convenzione del Consiglio d’Europa di Istanbul del 2011 contro la violenza sulle donne, due partiti si astennero, ovvero lega e Fratelli d’Italia.
Il trattato si propone di prevenire la violenza, favorire la protezione delle vittime ed impedire l’impunità dei colpevoli.
Ergo, questi due partiti e la loro propaganda annessa non dovrebbero essere presi neanche in considerazione quando trattano o entrano a gamba tesa con slogan e strafalcioni sul tema succitato.
Idem sulla Giustizia, poiché costoro propagandano e legiferano pro potenti, massoni, burocrati, collusi, corrotti, corruttori, evasori e mai per i più deboli. E soprattutto presentano o candidano spesso persone dalla fedina penale discutibile a rappresentare i cittadini nelle istituzioni.
Un altro esempio e chiudo, è quello della coppia Meloni-Giambruno. La Meloni, da donna, anziché “perculare” a reti unificate il comportamento sgradevole e maschilista del suo ex compagno nei fuori onda della sua ex trasmissione, ha preferito ringraziarlo pubblicamente, coinvolgendo la sua bambina per usarla come scudo dagli attacchi morali che eventualmente avrebbe ricevuto (e che poi, per fortuna, da qualche campana ha ricevuto).
L’informazione è la base di un Paese civile e democratico. La propaganda, esplicita o “sottile”, è sempre una caratteristica dei regimi.
Sia fascisti che democristiani.
Abbiamo bisogno di un’opposizione forte e reale anche nell’informazione. Non solo in politica. Sulla scia de Il Fatto Quotidiano, di Report e de La Notizia.