“SCONTI PER NESSUNO”

DI SALVATORE GRANATA

REDAZIONE

 

Avete voluto certi fenomeni per decenni o non avete seguito (anche indirettamente, per sentito dire) l’operato di lor signori deputati?

Adesso zitti e muti ed emigrate al Nord (anche se lì la musica sta cambiando) o all’estero e ringraziate amici e parenti che hanno “votato sempre male”, senza cognizione di causa e senza possedere un minimo di dignità.
Vi piace non protestare mai contro i burocrati (o farlo tardi) o recarvi alle urne “ad minchiam” per poi votare una sorta di meloni al maschile (il grande scateno) o il braccio destro del berlusca? Tanto per dirne due. Ma di esempi potrei farne in tutte le direzioni ideologiche, soprattutto in Sicilia, senza sconti per nessuno. E con dati e fatti alla mano.
E questo in basso è uno dei tanti risultati.
Ovvero: 848 giovani siciliani, vincitori di concorso, aspettano ormai da mesi di essere assunti dalla Regione. E come mai? Pare manchino i documenti contabili della Regione medesima. Nello specifico 481 aspettano di essere assunti nei centri per l’impiego, previsti dal reddito di cittadinanza che, vista la sua imminente abolizione, dubito che l’attesa sia breve. Oltretutto ‘sti famosi centri per l’impiego non funzionano da decenni e servono a mantenere gente miracolata che non sa neanche come muoversi visto che la richiesta di lavoro spesso cozza con l’offerta ridicola prospettata al disoccupato, anzi all’occupabile poltronaro di turno. E visto che comuni, province, Regioni e Stato vanno per i cacchi loro e sono amministrate da differenti colori politici che non collaborano mai e si ostacolano per battagliare continuamente sui consensi e quindi sugli scranni che contano. E quando collaborano è per fare vedere quanto sono bravi.
Poi…267 della categoria C aspettano di essere chiamati dai vari uffici regionali e un centinaio di categoria D (dirigenti) sono sulla stessa barca.
Ad ammantare il tutto di tragica comicità due belle barzellette: i pensionati non vengono rimpiazzati e il sistema si straparalizza, ma soprattutto, con il nuovo accordo Stato-Regione, i concorsi saranno bloccati per altri anni.
Oh, questa situazione è simile anche in altre Regioni, ma in Sicilia abbiamo spesso una “marcia in più”.
Personalmente ormai ho smesso da anni di chiedermi il perché di tanta comicità e quindi ultimamente passo ad insulti affettuosi misti a un perculamento della cretinaggine di chi vota certi soggetti o di chi crede alle balle di chi si spaccia più immacolato solo perché si mantiene nel perimetro della legalità, ma alla fine della fiera, se si cura il proprio orticello, è uno come tanti, con la differenza che non fa mangiare in maniera illegale amici e parenti e trova altri escamotages per presentarsi “diverso dagli altri”.
Far capire a un politico che non è un eroe – e ai tifosi che non ci sono eroi in politica – sta diventando un’impresa pressoché impossibile.
Far capire, sempre al politico, che deve pedalare e che la gente si è rotta le balle, anche.
Il problema è che il politico, e ripeto senza alcuna distinzione, fa quello che vuole (tranne durante la campagna elettorale in cui diventa San Francesco o Mosè), perché tanto sa che siamo in Italia e a parte il partito del lamento e della “minaccetta” non accadrà mai nulla di rivoluzionario. Al massimo la gente non si reca alle urne “per protesta”. Così con la legge elettorale vigente, il gioco (per loro) è fatto.
Per non parlare di semplici rivoluzioni culturali, qui la Cultura è diventata (anche quella) un lusso per pochi e viene confusa con convegni ed elucubrazioni di vecchi filosofi che danno soluzioni inconsistenti ai problemi dell’umanità, quando invece per Cultura si intende quella della solidarietà, del fare, del progettare, dell’aiutare, della trasparenza, della chiarezza, dell’inclusione, etc.
Ma comunque, la faccio breve: l’italiano suddito medio, basso e alto…è come il pollo allo spiedo. Gli piace essere infilzato e rosolato a fuoco lento e poi essere mangiato dal politico-re e spolpato completamente. Con tanto di “sputazzata” finale delle ossicina.
Ciao.