BUONA FORTUNA

DI SALVATORE GRANATA

 

In un Paese normale, un giornalista, tecnicamente del Servizio Pubblico, che attribuisce in diretta tv la strage fascista di piazza Fontana a un anarchico, che scrive libri su Mussolini rivalutandolo implicitamente, che bacia la pantofola a berlusca, che esalta Renzi, che mostra il ponte di Salvini (come quello di Silvio costato milioni di euro ai contribuenti soltanto per il progetto, salvo poi buttare quest’ultimo nel water) per far apprezzare la qualità dell’opera già contestata dalla Corte dei Conti e che invita il figlio di Riina per spiegarci meglio “le ragioni” del corleonese…sarebbe caduto nell’oblio da parecchio tempo o mandato a potare uva nelle campagne di San Costantino.
Invece da 54 anni è la Maria De Filippi della Rai e raduna nella sua tenuta, nel suo salotto bucolico, l’attuale governo postfascista di matrice almirantiana.
Sulla partecipazione di Conte, mi dispiace ma non sono ovviamente d’accordo con il leader del Movimento. Quando bisogna dare segnali di distacco da certi personaggi, non c’è mai una presa netta di posizione. Polso duro, ideali, coraggio e coerenza, a quanto pare vengono meno.
Chi continua a dare la colpa dell’astensionismo e del non voto ai 5 Stelle esclusivamente ai media venduti (generalmente quelli con la casacca), non capisce che se non si modificano parecchie dinamiche interne e comunicative dopo i disastri di Di Maio, degli eredi trasformisti e dei neofiti arrivisti, sarà sempre peggio per il Movimento e neanche le piazze o i territori basteranno. E si riabiliterà e rinforzerà sempre più il PD (con la Schlein che infatti non andrà al forum e Repubblica e mezza stampa già a fare i titoloni per la sua non partecipazione), che Letta aveva portato teoricamente all’estinzione.
Pensare di poter andare a queste kermesse e cambiare la mentalità di imprenditori, lobbisti e massoni destrorsi, renziani e neoliberisti o ragionarci insieme per parlare dei problemi degli operai, delle mamme, degli anziani e dei giovani…è pura utopia.
E soprattutto masochismo. E significa, ripeto, aver compreso poco. Molto poco.
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Ma vabbè. Buona fortuna.