UE E NATO PERDONO LA SLOVACCHIA

DI ANTONELLO TOMANELLI

ANTONELLO TOMANELLI

Ieri sera exit poll farlocchissimi avevano dato vincente in Slovacchia il Partito Progressista di Michal Simecka con il 23,5%, mentre quello del filorusso Robert Fico si attestava al 21,9%. Dopo lo spoglio del 99% dei seggi, è la situazione opposta a cristallizzarsi: la forza politica di Fico supera il 23%, mentre quella dell’europeista Simecka si ferma al 17%. Robert Fico riceverà dalla presidente Slovacca Zuzana Caputova il compito di formare il nuovo governo.
Fico aveva già ricoperto la carica di primo ministro. Nel marzo 2018 si era dimesso dopo le imponenti manifestazioni di piazza seguite all’omicidio del giovane giornalista Jan Kuciak, trovato morto nella sua abitazione con due proiettili nel petto, insieme alla sua compagna, uccisa con un colpo di pistola alla fronte. Classica esecuzione in stile mafioso. Kuciak è stato il primo giornalista ucciso in Slovacchia.
Le proteste elessero a principale bersaglio il premier Robert Fico, che però aveva messo una taglia da un milione di Euro per chi fosse riuscito a fornire informazioni utili alla cattura degli assassini. Kuciak era un giornalista investigativo, ma di quelli irriducibili. Amava ficcare il naso negli stretti e proficui rapporti esistenti tra la ‘Ndrangheta calabrese e gli oligarchi del luogo, soprattutto sui fondi UE che costoro riuscivano ad assicurarsi con disarmante facilità.
Alla fine il tribunale di Bratislava trovò il colpevole, il reo confesso Tomas Szabo, e lo condannò a 25 anni di reclusione. Assolto l’oligarca Marian Kocner, accusato di essere il mandante, come pure alcuni slovacchi di origine italiana.
Ora Robert Fico è tornato a vincere. Il responso delle urne, con un’affluenza del 67,5%, la più alta degli ultimi 20 anni, dice che la Slovacchia sarà governata da forze anti-europeiste, che hanno appoggiato pienamente la cosiddetta «operazione militare speciale» di Mosca e che nemmeno vogliono sentir parlare né di invio di armi all’Ucraina, né dell’ingresso di Kiev nell’Unione Europea. Con queste elezioni la Slovacchia aderisce alle posizioni della vicina Ungheria di Orban.
E come se non bastasse, la Slovacchia, oltre ad essere nella UE, è anche un Paese con la tessera Nato. E le forze politiche destinate ad insediarsi a Bratislava vedono l’ingresso dell’Ucraina nell’Alleanza Atlantica come il fumo negli occhi.
Insomma, è possibile un futuro alquanto movimentato in quella terra, per giunta confinante con l’Ucraina.