RAGAZZINI ALLO SBANDO

DI CLAUDIO KHALED SER

 

Attribuire ad un ragazzino di 14 anni la consapevolezza e quindi la piena responsabilità delle sue azioni é a dir poco demenziale.

Ritenere che possa essere in grado di capire appieno le conseguenze dei suoi gesti ed avere quindi la capacità di valutare il confine tra giusto e sbagliato, é a dir poco demenziale.
Sono consapevole che esiste un “problema giovanile” e mi rendo perfettamente conto che la “soglia della violenza” si é ulteriormente abbassata trascinando nella sua spirale individui poco più che bambini, ma ritenere di processarli come adulti, in pieno possesso di tutte le facoltà mentali in uso ai “grandi”, spalancare le porte della galera per redimerli, é un atto scellerato che andrebbe denunciato come crimine contro l’umanità.
Questo governo infame, spalleggiato dai giornalai di regime che sbattono i “nuovi mostri” in prima pagina chiedendo la repressione, usando la violenza della Legge per stroncare il disagio sociale che porta al crimine, é inconcepibile per uno Stato civile.
Ma oggi l’Italia, di civile ha ben poco.
Se un “bambino” delinque é perché vive in un contesto delinquenziale, é perché ha come esempio quegli adulti che praticano quotidianamente la violenza, é perché non esistono strutture in grado di supportarli, di capirli ed aiutarli nel difficile cammino della loro crescita.
– Il j’accuse andrebbe indirizzato verso le famiglie, ma anche qui chiedendosi come mai un padre o una madre vivono d’espedienti spesso illegali;
– il j’accuse andrebbe rivolto verso una scuola disattenta e disinteressata alle problematiche giovanili;
– il j’accuse dovrebbe coinvolgere tutti quegli organismi che si dovrebbero occupare della tutela sociale del territorio.
I “nuovi mostri” hanno vecchi mostri da cui imparano la violenza e sbatterli dietro le sbarre non farà altro che ingigantire il disagio.
Veramente pensate che un ragazzino possa dopo due, tre o cinque anni di carcere, uscire consapevole degli errori commessi e completamente “redento” ?
Se lo pensate, siete dei folli.
Come sempre la scure s’abbatte sugli anelli più fragili della catena.
Si arresta il pusher marocchino che vende all’angolo della strada, 5 grammi di erba, mentre il suo padrone “bianco” con 20 kg di roba se ne sta seduto al café..
– Si arrestano gli scafisti che hanno il solo compito di guidare la barca, lasciando liberi ed impuniti gli organizzatori veri dei viaggi, mafiosi siciliani cinquantenni senza il cui permesso non salperebbe nemmeno una barchetta di carta.
E questo Paese sempre più allo sbando morale, applaude la violenza del regime senza rendersi conto che questa deriva lo porterà a naufragare.
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“Verrà un giorno che ti verranno a prendere……..”