LE GUERRE “DIVERSE”

DI CLAUDIO KHALED SER

 

La sofferenza umana non è tutta uguale.

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Si pesa il dolore e lo si racconta in modo diverso.
Qualche fatto é più doloroso di altri, non perché sia veramente così ma solo perché “qualcuno” vuole che lo sia.
E i morti non sono tutti uguali.
Ma questo lo sappiamo bene, alcuni riempiono le pagine dei giornali, altri non vengono nemmeno raccontati.
E certi “cattivi” sono più cattivi di altri.
Se da una parte si minimizza, dall’altra si enfatizza.
Il cattivo più cattivo diventa mostro che é l’ultima tacca della crudeltà.
Prendiamo come esempio DUE GUERRE, quella tra Arabia Saudita contro Yemen e quella della Russia contro l’Ukraina.
Partiamo dai giornali.
La differenza è impressionante: mentre il primo conflitto ha prodotto 546 articoli in sette anni e mezzo (tra il 26 marzo 2015 e il 30 novembre 2022), i titoli sull’Ukraina hanno sfondato quota 500 in meno di tre mesi, per raddoppiare entro nove, occupando quotidianamente la prima pagina.
Uno spazio che la crisi in Yemen si è guadagnata solo dopo oltre tre anni.
Eppure, i civili sono stati vittime di entrambi i conflitti; entrambi hanno minato la sicurezza alimentare e, in entrambe le guerre, gli Stati Uniti hanno fornito supporto militare a una delle due parti (54 miliardi di dollari ai sauditi e 75 miliardi agli ucraini).
Ma il divario tra i due contesti non si ferma alla portata e alla rilevanza della copertura mediatica.
Anche il tono varia parecchio.
Se per gli yemeniti tende al distaccato neutrale, per gli ucraini vira verso l’empatico convinto.
Eppure entrambi i conflitti sono “maturati” nel medesimo contesto, cioè l’aggressione di uno Stato contro l’altro.
Ma i Sauditi sono meno cattivi dei Russi nonostante i bombardamenti su città e villaggi, nonostante l’ordine ricevuto dai soldati di “non fare prigionieri”
Nonostante i 400.000 MORTI Yemeniti.
Il racconto della guerra in Yemen, parla di “episodi” di danni più o meno collaterali tipo l’Arabia bombarda un palazzo e “purtroppo” dentro c’erano Persone.
Palazzo protagonista, Persone comprimari.
Ma guarda un po’ che strano che un palazzo sia abitato e che di notte le Persone stanno in casa.
Mentre, quando parlano dell’Ucraina, si tracciano le più ampie implicazioni del conflitto e riportano di continuo storie che evidenziano le responsabilità russe, tipo “uccise dieci Persone nel bombardamenti”.
Persone protagoniste, palazzo comprimario.
Notata la differenza?
L’attribuzione delle responsabilità pare selettiva, passando da netta a sfumata.
Molti giornali parlando dello Yemen riportano attacchi specifici compiuti dalla coalizione guidata dai sauditi, MA solo 20% attribuiscono la responsabilità all’Arabia Saudita o alla coalizione.
Cambia la musica per l’Ucraina dove l’88% dei titoli dedicati agli attacchi russi incolpano esplicitamente la Russia.
Nessuno sottolinea la responsabilità all’Ucraina.nel conflitto, tutti puntano il dito contro l’aggressione senza domandarsi perché e cosa c’é stato prima.
Sia chiaro che non sto difendendo la Russia ma sto solo evidenziando che le “ragioni” di un conflitto non stanno MAI da una sola parte e che se vuoi veramente porre termine alla guerra, DEVI analizzare tutti i PERCHE’, non solo l’ultimo in ordine di tempo.
Il risultato finale é che “NOI” armiamo sia i Sauditi che gli Ucraini, mettendoli entrambi nel settore “BUONI” contro i Russi e gli Yemeniti che stanno in quello dei “CATTIVI”.
Non vi pare un esempio della più bieca ipocrisia e di una scellerata partecipazione a due conflitti cavalcando posizioni in totale dissenso tra loro ?