IO STO CON GLI IPPOPOTAMI

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

La triplice visita di Zelensky a Roma di ieri mi spinge a qualche considerazione su un argomento che ritenevo esaurito almeno fino a quando qualche prospettiva reale di pace non troverà il modo di intrufolarsi tra gli interessi di chi questa guerra ha voluto, o fino a quando la catastrofe si estenderà a tutti noi.
Non mi importa di chi vincerà questa guerra, non credo che la ragione stia da una parte sola, sono molto scettico su qualsiasi notizia arrivi dal fronte, non vorrei l’ingresso dell’Ucraina in Europa e al contrario vorrei che ne uscissero paesi come l’Ungheria e la Polonia e inorridisco per la nostra sudditanza autolesionista agli Stati Uniti e alla Nato.
L’unica cosa di cui mi importa è che questa carneficina finisca al più presto, con la resa di Zelensky o con l’annientamento di Putin o con qualsiasi altra soluzione intermedia non mi importa una sega.
Chiariti una volta di più la mia posizione e i miei sentimenti anche oggi che è domenica trovo un’ottima ragione per incazzarmi, perché chi ci rappresenta politicamente non può sputare in faccia alla verità dicendo che gli Italiani sono al fianco di Zelensky.
Secondo il monitoraggio sociopolitico di IPSOS:
1. Solo il 42% degli Italiani ritiene l’invasione ingiustificabile.
2. Una perdita di territorio dell’Ucraina è accettabile per 4 su 10.
3. I contrari all’invio di armi superano la metà.
4. Il 40% degli Italiani giudica l’informazione dal fronte inattendibile e sbilanciata.
Per una volta che la penso quasi come la maggioranza mi fa incazzare che Mattarella e Meloni cambino le carte in tavola, e da non credente mangiapreti mi fa incazzare che Zelensky sia venuto fin qua per dire al Papa di farsi i cacchi suoi.