PIRATERIA O POLITICA?

DI LEONARDO CECCHI

LEONARDO CECCHI

 

Questa è pirateria, non politica.
Non riesco infatti a trovare altra definizione per qualificare l’ultima strategia del governo per vincere le elezioni in Abruzzo.
Mesi fa, avevano loro (ripeto: loro) cancellato, stralciato, eliminato i finanziamenti per la ferrovia Roma-Pescara, togliendo centinaia di milioni agli abruzzesi.
A una settimana dal voto nella regione, i signori annunciano di aver finanziato la stessa ferrovia con 700 milioni. Lo fanno come se fosse una novità, un gesto di responsabilità e una grande iniziativa fatta per gli abruzzesi, molti dei quali crederanno davvero alla bontà di questo “grande regalo”, ricambiando con il voto.
Questi prima creano un problema, poi offrono una soluzione a ridosso delle elezioni, trattando gli elettori come pesci rossi senza memoria. È un modo di governare vergognoso e truffaldino, degno di una scuola di pirateria, onestamente.
Svegliatevi, elettori di centro-destra. Ve lo dico senza paternalismi, ma con tutta l’onestà possibile.