DI PIERO GURRIERI
Ci ricorderemo a lungo di costui, tal generale Vannacci, e non solo per il suo libro che chiamarlo con questo nome, “libro” è come una contraddizione in termini.
Ce lo ricorderemo, Vannacci, perché è uno dei primi generali della storia delle Forze Armate, ad essere stato sospeso con stipendio dimezzato per “scarso senso di responsabilità”. Per aver “leso il principio di terzierà e neutralità delle Forze Armate” e “il prestigio e la reputazione” del corpo di appartenenza.
Tale è stata, infatti, la decisione dello Stato Maggiore dell’Esercito. Una decisione giusta, che ha tre soli limiti: la scelta della sospensione e non della radiazione, il mantenimento del grado, e la riduzione a metà di uno stipendio che questo personaggio non merita.
Ora, il suo “patròn” Salvini lo candidi pure alle Europee, prenderà un’altra sonora scoppola dopo quella della Sardegna. Sicuro, perchè l’odio, la discriminazione e il pregiudizio non appartengono alla maggioranza degli italiani, molti dei quali finalmente hanno capito.
In bocca al lupo, Generale. In bocca al lupo, Capitano.
Siete ai titoli di coda.
Sic transit gloria mundi.
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