GIOACCHINO POLITICAMENTE SCORRETTO

DI GIOACCHINO MUSUMECI

Gioacchino Musumeci

 

Corrado Augias sostiene che Giorgia Meloni deride l’antifascismo e ne parla come fosse una barzelletta. Augias ha indubitabilmente ragione. Tuttavia nella sventurata condizione in cui versa il nostro Paese la barzelletta dai connotati tristissimi è che un individuo cresciuto nell’humus ideologico post fascista sia oggi presidente del consiglio di una repubblica antifascista.
Per tanti un dettaglio o qualcosa su cui fare spallucce, per me un dato estremamente grave e strumentalmente minimizzato. Pare infatti che la forma più fine oppure più imbecille di democrazia sia quella che legittima l’esecrabile che voglia umiliarla prima e distruggerla immediatamente dopo.
Ma non si pretende che la grossolana Giorgia Meloni faccia caso a certi dettagli. Perciò a chi racconta con ghigno beffardo l’antifascismo bisogna dire ciò che si pensa senza fare troppi sconti : il problema della premier non è il diplomino dell’alberghiero e il complottismo all’ingrosso che ne caratterizza l’insopportabile e stantio vittimismo. La lacuna enorme di Giorgia Meloni e non meno dei suoi sodali, oltre l’atteggiamento politico ostruttivo e distruttivo è che per questi signori governare sia precisamente come l’antifascismo: una barzelletta. Peccato che i cittadini non abbiano alcuna voglia di ridere e non vedano l’ora che questa banda di zucconi senza precedenti vada al macero come merita.
Se la goda finché dura presidente.
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