LA COLICA DI RENI

DI ORSO GRIGIO

REDAZIONE

 

Ci avete fatto caso?

Se avete un po’ di mal di gola e vi prende un attacco di emicrania, il mal di gola sparisce. Se poi, nel mentre che vi affannate a cercare un Brufen da 15000 potenziato all’uranio impoverito, siete colti da un’improvvisa colica di reni di quelle da sacramentare a perdifiato tutti i santi del firmamento, anche la testa tornerà leggera come una piuma.
Quella colica vi sta provocando sofferenze inenarrabili, ma il resto è sparito.
Il cervello si adegua, concentra le forze per contrastare ogni volta il male maggiore, il dolore più forte, distraendoci dagli altri.
Non so come si chiami questo fenomeno, non so nemmeno se ho detto una cazzata, ma a me capita così.
Ecco. Questo governo adotta una strategia simile.
C’era il problema del gentil Donzelli e quando la polemica ha preso a crescere è arrivato il ministro che premia libri che non legge e il fuoco si è spostato su di lui. Intanto però cresceva l’enorme bubbone della “pitonessa” e tutto il resto è diventato quisquilia; quando poi stava per esplodere, a spostare ancora l’attenzione è arrivata la sublime presa di culo del guerrafondaio Crosetto che prima ha fatto il piangina lamentandosi di dossieraggio, e poi si è dimostrato un/uno/una… (la parola giusta fate voi) dichiarando di possedere una laurea che invece non aveva e giustificandosi poi col benaltrismo più becero perché in parlamento ci sarebbero peggio di lui (ha usato altre parole ma io sono una personcina elegante).
Qui però sembrava finalmente fatta, tutti pensavamo che almeno lui ci andasse, a casa, come sarebbe successo in qualsiasi altro paese civile, e invece è arrivata l’emicrania feroce di quel fenomeno della Regione Lazio secondo il quale Mambro e Fioravanti sarebbero innocenti, e questa rivelazione ha azzerato tutto il resto.
Capito come funziona?
E’ una strategia perfetta.
Ogni schifezza che accade ci distrae dalla precedente, cancellandola, come se fosse risolta.
Ed è una tattica che ottiene anche un altro risultato importante, quello di poter continuare a produrre porcherie distogliendo l’attenzione con questa specie di fetido gossip.
In questa trappola ci cade l’informazione, ma è pur sempre l’Istituto Luce e non c’è da stupirsi.
Purtroppo però ci cadono anche le opposizioni, ma in fondo non c’è da stupirsi neanche qui.
E naturalmente ci cade buona parte della “ggggente”, quel “popolo” che qualsiasi potere vorrebbe: servi, ignoranti e distratti, il meglio che ci sia.
Però, in questa similitudine coi dolori del corpo umano, che in fondo è perfetta tanto a star male siamo sempre e solo noi, eravamo arrivati solo all’emicrania. Mancherebbe ancora la colica di reni, quella che copre, azzerandoli, tutti i mali precedenti.
E finalmente arriva, signori della corte: le ferie d’agosto!
Il bonus extra definitivo che a colpi di spritz, tarallucci e vino cancella finalmente tutto.
E anche stavolta vanno a casa la prossima.