DI MARIO PIAZZA
673 milioni di Euro sono una bella cifretta persino nello sterminato bilancio dello stato, sempre in rosso e sempre alla ricerca di nuovi rivoli dei nostri quattrini per alimentarsi. Contribuire alla fiscalità generale non è una gioia come qualche fralloccone politico ha osato dire ma è certamente un dovere, e come ogni dovere genera il diritto di vedere ben impiegato lo sforzo richiesto.
Non sto ad elencare quanti impieghi utili e addirittura vitali quei 673 milioni avrebbero potuto avere e neppure quanti altri sprechi di denaro pubblico potremmo trovare dando solo una rapida occhiata agli stanziamenti statali, e neppure mi indigna più di tanto che Giorgia Meloni abbia usato quei quattrini per uno spot propagandistico, location Albania e attore non protagonista il presidente albanese.
A indignarmi, anzi a rendermi furibondo, è la disinvoltura con cui 93 dei 154 senatori presenti abbiano approvato un accordo che viola i diritti umani infierendo con il massimo della violenza e della crudeltà non su mafiosi o pericolosi terroristi ma sui più deboli dei deboli, su persone il cui unico torto a parte il colore della pelle è quello di aver cercato un modo di sopravvivere.
Di un Parlamento così dobbiamo avere paura perché chi approva una simile nefandezza è capace di tutto, in altri tempi avrebbe varato le leggi razziali e fucilato gli oppositori.
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