I MIEI PRIMI 50 ANNI…

DI MARINO BARTOLETTI

 

Hai tutto il diritto di essere un po’ sciupato, vecchio tesserino. E tu hai tutto il diritto di essere a riposo vecchia “Lettera 32” giramondo (anche se Alice ogni tanto mi dice, strappandomi un sorriso: “Nonno posso giocare un po’ con la tua “tastiera”?”).
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Potrebbe essere un'immagine raffigurante libro e il seguente testo "Lettera 32 9 A s W X K MWISTERODH_ORACIAEONSTIZIA TERO DI RAZIA GIUSTIZIA MINISTERO ? ORDINE NAZIONALE NA DEI GIORNALISTI TESSERA No 13826"
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16 maggio 1974-16 maggio 2024: sono cinquant’anni che sono giornalista professionista (e per la verità un po’ di più che faccio questo mestiere). Bilanci? Certamente la gioia di aver coronato un sogno e la discreta certezza di averlo coltivato con dignità, impegno e serietà
Poi, certo, tutto è migliorabile. Avere una penna o un microfono in mano dovrebbe sempre comportare un senso di responsabilità che, al di là delle nostalgie, in questi tempi sembra passato un po’ di moda. Per quanto mi riguarda, in tutta onestà – anche nella critica, nella schiettezza e a volte nell’asprezza – credo di non aver mai fatto del male a nessuno.
Ovviamente la mia – a questo punto lunghissima – vita professionale non è stata esente da errori: ma, se debbo trovare un metro di valutazione, credo che mio padre e mia madre, tutto sommato, sarebbero abbastanza orgogliosi di come ho interpretato quello che, con semplicità e amore, hanno cercato di trasmettermi e insegnarmi.
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Marino Bartoletti