I CAPIDIAVOLO

DI ORSO GRIGIO

REDAZIONE

 

I CAPIDIAVOLO
Sulla guerra in Ucraina il Papa la pensa come me, che sono l’ultimo degli atei, e di sicuro come molti di voi.
L’esito di questo conflitto è scritto da ancora prima che quei poveri ragazzi si infilassero gli anfibi per andare a morire e ogni fine diversa dalla sconfitta di Zelensky prevede soluzioni, o reazioni, che avrebbero risultati devastanti per tutta l’umanità. Quando sento dire che se l’Ucraina perdesse la Nato entrerebbe in guerra contro la Russia, e lo sento dire nei tg come se parlassero dell’aumento della benzina, mi si accappona la pelle. Non per me, ormai di vivere o morire mi importa poco, ma per chi la sua vita deve ancora conoscerla e vorrebbe del tempo per avere la possibilità di farlo, magari in pace.
Ma per la resa onorevole che chiede Bergoglio ci vogliono sì la volontà e il coraggio del paese che la accetta, ma serve anche, proprio per renderla onorevole, l’impegno politico e diplomatico di quelli che si dicono vicini alle sorti di quel paese, che poi lo siano per affetto o interesse fate voi, ma che fino ad oggi hanno dimostrato questa vicinanza solo inviando armi perché si facessero massacrare tutti.
E questo impegno non si è mai visto.
Per i paesi europei nei quali si è d’un tratto accesa la solidarietà con l’anelito di libertà ucraino, finora del tutto sopita nei confronti di altri paesi martoriati a sangue, entrare in guerra è stato facile, ma è come quella cosa del fare gli omosessuali col culo degli altri. Sapevano infatti di poter sfoggiare ideali e solidarietà un tanto al chilo ma soprattutto retorica a manetta, che tanto quella guerra l’avrebbero potuta “combattere” in ciabatte dal divano di casa e quei morti non li avrebbero nemmeno visti nelle immagini in tv, censurate dai Mentana di turno per evitargli turbamenti, e quella volontà di negoziare che sarebbe servita fin dall’inizio non l’hanno mai avuta, non c’è mai stata.
Quella guerra si doveva fare e basta, un ordine che non si poteva discutere.
E allora giù armi come se piovesse, e morte, e distruzione, e sanzioni che avrebbero dovuto annichilire la Russia e invece hanno devastato noi.
Nella narrazione che il Pensiero Unico ha fatto di questa tragedia, come del resto del genocidio dei Palestinesi, qualcosa non deve aver funzionato, ne converrete.
E’ la mia idea e non solo la mia, l’ho espressa su questa pagina fino a nausearmi da solo: è l’America che ha voluto tutto questo come e più della Russia e l’attorucolo è stato il burattino perfetto da manovrare alla bisogna. Ed è ancora l’America che non ha tutto questo interesse a fermare la strage di Gaza, ricattata dal bisogno di conservarsi l’amicizia militare di Israele e dalla potentissima comunità ebraica che vive in USA.
Ma siamo solo rompicoglioni, voci dissonanti, e appena ce n’è una, magari di qualche personaggio famoso, che rischia di mettere un po’ in discussione le cose, non è difficile additarla a responsabile di tutti i mali sputtanando chi la sostiene.
E’ successo con Jorit, terribile comunista putiniano, per il selfie con Putin, e recentemente con Ceccherini, famoso antisemita, che avrà usato modi un po’ forti, ma non è andato troppo lontano dalla verità ipotizzando interessi un po’ di parte anche nell’assegnazione degli Oscar (Io Capitano è un capolavoro totale ma del dolore degli immigrati che vengono in Europa dall’Africa non è mai fregato un cacchio agli europei, figuriamoci agli americani), ed è successo, naturalmente con le dovute proporzioni, perfino col Papa.
Eppure il suo è stato un lampo, nella notte buia di questo nuovo Medioevo di me*da.
Adesso lo stanno criticando un po’ tutti, dalla politica all’informazione ai conduttori tv di stoca*zo, e i suoi collaboratori, in preda al panico, stanno cercando di correggere quello che ha detto, o almeno il senso delle sue parole, come se fosse un vecchio rincoglionito fuori di sé.
Lo infamano tutti, ma non le persone comuni, il cui sentire è però relegato a pura statistica senza più alcuna rilevanza reale (tradotto vuol dire che non contiamo un ca*zo e di quello che pensiamo noi se ne sbattono allegramente le palle).
Chissà se per i Capidiavolo detentori dei Poteri anche lui debba essere considerato un vecchio putiniano comunista di me*da. Eppure parla di Pace, di Vita, di Cristianità, di valori che dovremmo avere tutti come assoluta guida etica e morale, credenti o meno.
Purtroppo la verità è che alla maggior parte di loro di quello che dice il Papa in fondo non gliene frega niente.
E nemmeno di quei valori.
Assistono inermi al genocidio di un popolo senza fare nemmeno un plissé; armano ragazzi per mandarli a morire e ritengono tutto questo così normale che il nostro paese, con i favori delle guerre, negli ultimi tre anni ha quasi raddoppiato la vendita di armi all’estero rispetto ai tre anni precedenti; vomitano da sempre rabbia e frustrazioni su poveri disgraziati che vengono a cercare una possibilità di sopravvivenza; fingono di credere che le guerre siano strumento di pace, e pretenderebbero di convincere anche noi di questa cazzata che è solo il putrido degli ossimori.
Si dichiarano cattolici praticanti ma non praticano proprio un ca*zo di niente di quello che dovrebbero.
E’ tutta una farsa.
La religione è una scusa, un alibi per la feccia che sono e per conservare il potere che hanno, convinti che con la qualifica di “credente” potranno sempre farla franca.
Il perdono non si nega a nessuno, in fondo.
Io, se fossi Dio, quel perdono ve lo negherei.
Ma io non sono Gaber e Dio non potrei mai esserlo.