“CAPITALE DELLA CULTURA, ANNALISA NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE “

DI FERDINANDO TRIPODI

L’assessore Annalisa Muzio davanti alla commissione del ministero che selezione la capitale della cultura dice: “a Latina abbiamo tutto…i giovani stanno benissimo”.

Per un attimo, ascoltando quelle parole, mi sono chiesto se quello pessimista fossi io e se Latina in fondo fosse tutto il contrario di ciò che vedo e vediamo quotidianamente.

Poi però mi sono svegliato, a differenza di Annalisa, e più che pessimista mi son detto: c’è da essere seri e dunque…REALISTI!

Ebbene, cara Annalisa, non vorrei essere ineducato per carità, ma la mia onestà da cittadino mi costringe a darti una scossa e svegliarti da un sonno strano che ti ha colpito ultimamente.

Latina non ha niente, o quasi, soprattutto mancano quei giovani di cui Tu parli.

A Latina manca la bellezza delle strade, dei parchi, dei quartieri, dei borghi.
Luoghi lasciati nel dissesto e nella sporcizia totale.

A Latina mancano punti strategici e di aggregazione, capaci di accogliere moltissimi ragazzi e ragazze che “non stanno bene” e che devono oggi accontentarsi di qualche panchina rotta qua e là.

( A proposito, che fine ha fatto la biblioteca comunale? Oggi non c’è più Coletta…c’è la Celentano, mi pare… )

A Latina manca la voglia di inclusione sociale, di collaborazione (amministrazione/cittadinanza), di ascolto, di programmazione con gli enti del terzo settore, salvo qualche associazione tanto affezionata al comune e viceversa.

Fascino, interesse, curiosità, volontà, sapienza, esistenza, ragioni, sentimenti.
Questi sono (alcuni) effetti della sacra parola “cultura”.
Hai letto bene, Annalisa?
SACRA: questo è l’aggettivo più adatto.

“A Latina abbiamo tutto…i giovani stanno benissimo”… ma ne siamo proprio sicuri?