“A DIO, MICHELA”

DI FERDINANDO TRIPODI

“Io conosco già la fine della mia storia ma non mi sento una perdente.
Sto vivendo il tempo della mia vita adesso. […] non ho più paure”. Michela Murgia

Vivere, vivere, vivere…nonostante tutto.
Michela ha saputo farlo con un coraggio ed una forza che veramente è cosa rara.
In questi mesi non si è sottratta da niente e da nessuno.

Attraverso alcune interviste, ci ha reso partecipi non del suo dolore atroce, ma della bellezza che si può e si deve trovare anche difronte ad ostacoli così insormontabili.

Preferiva parlare poco del mostro che ormai l’aveva abitata, non gli dava troppo spazio.
Lei voleva essere più forte di lui, fino all fine, e ci è riuscita.

Ci parlava di sole Michela, di viaggi, di bellezza della vita, di cose da fare…in futuro.
Andava oltre quel male Michela, senza ma arrendersi o indietreggiare.

Il momento dei saluti è arrivato, ma Lei di questo momento ne era consapevole. Ed anche noi.

È così in questi giorni di Stelle cadenti, Michela vola via… a me piace pensare che non è salita su un aereo qualsiasi, ma proprio su una Stella e da questa sera il Cielo brillerà un po’ di più!

Fai buon viaggio Michela, e salutami Mamma!