“UNA RISATA VI SEPPELLIRÀ”

DI FERDINANDO TRIPODI

Ed ecco che oggi il quotidiano “Latinapress” piuttosto che magari occuparsi di cattiva sanità, pubblica una notizia evidentemente “passata” da qualche amico medico o infermiere, sperando forse di andare a colpire un uomo, “colpevole” per aver , sicuramente durante un gioco erotico, avuto un piccolo incidente di percorso dove si è reso necessario ricorrere alle cure mediche.

Sperava forse, colui o colei che ha riportato la notizia di scatenare quel pubblico che troppo spesso si è dimostrato ignorante pronto ad insultare e giudicare.
E invece no. L’intelligenza questa volta ha vinto!

“La fantasia distruggerà il potere e una risata vi seppellirà!” è una  frase molto nota a cui è difficile attribuire un’origine certa.
Da motto anarchico dell’Ottocento, secondo alcuni attribuibile a Bakunin, lo si è visto comparire sui muri parigini del maggio francese durante il ’68 ed è stato più volte ripreso e citato anche in Italia, anche  durante le proteste studentesche del ’77.

Il “re è nudo” urla ogni  giullare di corte che si rispetti.
E solo pochi sudditi sembrano in grado di comprendere e applaudire.

Una risata in grado di seppellire qualsiasi corona regnante è un  motto  che, certamente, ben si addice anche alla moderna libertà di parola e di satira.

Perché sappiamo tutti quanto sia importante essere in grado di ridere e sorridere di qualsiasi cosa e quanto questo sia indice di libertà e intelligenza.

Soprattutto, irridere l’altro sta sempre mettendo radici sia in una società pronta a puntare il dito che in una stampa troppo spesso aggressiva verso gli altri e mai riflessiva verso se stessa.

Questa volta però i commenti intelligenti hanno demolito una ridicola narrazione che tutti noi avremmo potuto fare a meno.

La satira così come il diritto di parola non dovrebbe mai essere usata come una spada affiliata per colpire la dignità delle persone.

A Latinapress auguro una sana e profonda riflessione.