AI GIOVANI DICO: “ IL POSSESSO NON C’ENTRA NIENTE CON L’AMORE”

DI FERDINANDO TRIPODI

L’amore non giustifica tutto.
Meno che mai il controllo o la gelosia ossessiva.
Come quando si pensa che sia del tutto legittimo cercare di sapere quello che l’altra persona fa quando non è con noi: chi incontra, dove va, come si comporta, che cosa dice.
Talmente legittimo che, quando l’altro tace o si fa schivo, ci si comincia a fissare.
Si immagina che ci sia qualcosa che non vada. Si pensa che lui ci stia mentendo.
Ci si convince che, prima o poi, succederà l’irreparabile. 

E allora è tutto un «cerca» e «fruga» generale. Mail, sms, Facebook, Twitter, WhatsApp.
Fino alla paranoia.
Come se il semplice fatto di amare una persona ci desse il diritto di agire come mai vorremmo che l’altro agisse nei nostri confronti.

Ed ecco che nel momento in cui l’amore finisce, perché può finire, cade la maschera del “principe azzurro” e all’improvviso appare quello che da sempre è stato.

Un mostro con la voglia ossessiva di possedere l’altro o l’altra solo per appagare un proprio senso di inutilità, insofferenza, insicurezza.
Quel «tu sei mio o mia» inizia ad essere soffocante.

Arriva il “non ti amo più” difficile da accettare.
Impossibile. Eppure nei messaggi whatsapp era già da tempo chiaro chi era veramente Cristiano Sodano…messaggi purtroppo sottovalutati.

Ed ecco che Il 13 febbraio attorno alle 18, a Cisterna di Latina diversi colpi di pistola hanno decretato la fine di un rapporto malato.

Cristiano Sodano di 27 anni, ha ucciso con la pistola di ordinanza la madre e la sorella della fidanzata, Nicoletta Zomparelli, 46 anni e Reneè Amato di 19.
I corpi delle due donne sono stati trovati nella loro abitazione, una villetta nella zona periferica della cittadina.
La ex-fidanzata, Desyrée Amato, di 22 anni, che inizialmente si pensava fosse stata uccisa, si è salvata nascondendosi in bagno.

Non ha accettato quel “non ti amo più, è finita” pronunciato forse troppo tardi.
Cristiano non ha mai amato, perché non si è mai amato.
Abbiate il coraggio di dire no al primo segno di possesso. Salvatevi!