REDDITO DI CITTADINANZA, LETTERA “ALLA MADRE DELLA MELONI”

DI FERDINANDO TRIPODI

“Adesso mi aspetto per prima cosa che mia figlia tolga il reddito di cittadinanza”.
Queste sono le parole di Anna Paratore, mamma di Giorgia Meloni!

Gentile signora,
essendosi Lei esposta all’Italia intera non rimanendo nell’anonimato, mi permetto di dissentire da cittadino Italiano da quanto da Lei affermato e soprattutto di rispondere alla Sue affermazioni tenendo bene in mente che Lei non rappresenta i Cittadini Italiani, ma la mamma di un leader politico, forse prossimo Presidente del Consiglio.
Vede signora Anna, è troppo facile quando non si hanno evidentemente problemi di natura economica, e di questo immagino che sia Lei che Sua figlia Giorgia Meloni non avete nulla di cui preoccuparvi, avere come desiderio quello di eliminare senza riflessione alcuna, un sussidio importante per il nostro paese.
Immagino che nel mentre Lei utilizzava queste parole, non ha tenuto per esempio conto di milioni di persone che nel nostro paese vivono in povertà, che non si possono permettere una casa in affitto e che in alcuni casi non sanno come portare il pane a casa ai propri figli.
Immagino che Lei, non abbia riflettuto su tantissimi giovani che a causa della crisi covid hanno perso un lavoro e che quindi sono stati solo sfortunati a dover chiedere il reddito di cittadinanza e non felici.
Potrei continuare con altre tristi esempi per farLe capire perché le Sue affermazioni oltre che ingiuste verso chi con il reddito di cittadinanza vive una vita quasi dignitosa, sono anche prive di qualsiasi fondamento e soprattutto utilizzate solo perché “madre della signora Meloni”.
Mi permetto, lo faccio in punta di piedi essendo molto più giovane di Lei, di darLe un consiglio: la prossima volta prima di lasciarsi andare con affermazioni/slogan del genere, provi a pensare che fuori dalle Sue stanze dorate, esistono FAMIGLIE che non si possono permettere tutto ciò di cui Lei evidentemente gode ogni giorno.
La Saluto cordialmente.

Ferdinando Tripodi