PAZZI SCATENATI

DI ALFREDO FACCHINI

Alfredo Facchini

 

“Se l’Ucraina cade, la Nato entrerà in guerra contro la Russia”.
Parola di Lloyd Austin, il boss del Pentagono, il vero padrone della NATO. Dopo Putin, eccola, roboante la replica dell’America.
“Sappiamo che se Putin avrà successo non si fermerà. E altri leader in tutto il mondo, altri autocrati guarderanno a questo” ha strologato Austin in un discorso alla Camera dei rappresentanti americana.
Ma la NATO non era un’alleanza esclusivamente difensiva?
Farneticazioni che fanno eco a quella di Ursula, la “Dea della Guerra”, che vuole fabbricare bombe, così come si è fatto per i vaccini e a quelle di Macron, l’incompreso, che vorrebbe inviare soldati UE a Kiev.
Le parole di Austin, indirettamente erano rivolte anche ai repubblicani che stanno bloccando il pacchetto di aiuti militari a Kiev da 60 miliardi di dollari. Un’altra bella sommetta che farebbe comodo al complesso militare industriale.
I repubblicani, attenzione, non sono meglio o più lungimiranti dei Dem, sono semplicemente in campagna per le presidenziali. Sotto quelle latitudini il più pulito c’ha la rogna.
In questo ambaradan quello che colpisce è la pochezza della classe politica europea.
Dopo non averne azzeccata una che sia una, ora vagheggia un’economia di guerra, per tentare di raddrizzarsi dopo il boomerang delle sanzioni alla Russia. Uno sfacelo.
E Crosetto-Meloni? Fanno i compiti.
L’Italia acquisterà almeno 125 carri armati Leopard 2 A8 di ultima generazione, per una spesa complessiva di almeno 4 miliardi di dollari, a partire dal 2024. Ora.
La spesa miliardaria è giustificata, sentite la supercazzola, dal “deterioramento del quadro di sicurezza internazionale, che ha reso ‘necessario’ un ammodernamento della componente pesante terrestre”.
Ah dimenticavo, tutto questo – armi come i vaccini – con il beneplacito del Pd, a stelle e strisce, di Elly.
Con questi sciagurati altro che “campo largo”, con questi armaioli è più probabile finire in un campo minato.
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