SAN FELICIANO

DI ORSO GRIGIO

REDAZIONE

 

SAN FELICIANO
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Potrebbe essere un'immagine raffigurante orizzonte, crepuscolo, natura e albero
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San Feliciano è un piccolo paese sul lago Trasimeno, per me uno dei (pochi) posti del cuore.
Ci vado ogni volta che posso, sto lì e guardo il lago, la sua vita, le sue piccole onde, ascolto la musica dell’acqua, mi ostino a seguire il volo dei gabbiani con la mia macchina fotografica per cercare di fermare quella smisurata bellezza. Poi, quando è l’ora del tramonto mi sposto a poche centinaia di metri, in un prato, dove ci sono un grosso albero e un pontile e da lì mi godo ogni volta la Natura che si esibisce in tutta la sua meraviglia.
Dove c’erano, un grosso albero e un pontile.
Sì, perché l’albero non c’era più già da un pezzo, ridotto a un mucchio di rami secchi, e ieri ho scoperto che non c’è più nemmeno il pontile, qualche legno fradicio accatastato a terra e basta.
Tanto per completare questo quadro desolante manca pure l’acqua. Ormai il lago è poco più che una pozza stagnante che per buona parte si potrebbe attraversare anche a piedi.
Ero con gli amici del cuore, per l’ennesimo giro da quelle parti dopo un bel po’ di tempo che almeno io non ci tornavo, e siamo rimasti tutti piuttosto di merda.
Sopra quel pontile scricchiolante ci hanno camminato milioni di persone, per un selfie, per giurarsi amore eterno, per ascoltare i propri pensieri, per il piacere di farlo o solo per lasciarsi stupire ogni volta da quel sole che scivola via in cerca di applausi.
C’erano solo nuvole grigie ieri, senza alcuna speranza di bagliori di luce a impreziosirle, e c’era vento, gelido e tagliente.
Imbacuccato dentro la mia giacca a vento rossa ho provato dolore, ma è stato solo un attimo.
Certi posti sono come le persone, alla fine: invecchiano e muoiono.
Ma quelli belli, i più importanti, restano dentro di noi, abbarbicati all’anima, ormai inseparabili. Come le persone che hai amato, che continuerai ad amare e che saranno sempre con te, perché il tempo alla fine “è solo un numero attaccato alla parete”.
Ieri non ho fatto nemmeno uno scatto.
Per me quel posto sarà sempre così.