GIOVANNI ALLEVI E LA FORZA DELLA VITA

DI ANNA CALI’

 

“All’improvviso mi è crollato tutto. Non suono più il pianoforte davanti ad un pubblico da quasi due anni. Nel mio ultimo concerto, alla Konzerthaus di Vienna, il dolore alla schiena era talmente forte che sull’applauso finale non riuscivo ad alzarmi dallo sgabello. E non sapevo ancora di essere malato. Poi è arrivata la diagnosi, pesantissima, ho perso il lavoro, i capelli, le certezze, ma non la speranza e la voglia di immaginare, come se il dolore mi porgesse inaspettati doni”.

Le parole di Giovanni Allevi sul palco del Teatro Ariston arrivano in maniera forte e piombano nel cuore di tutto il pubblico, presente in sala e a casa.

Mancava dalle scene da due anni, ormai, a causa di un mieloma multiplo che l’ha colpito. La malattia sul suo corpo ha lasciato il segno, apparso molto dimagrito e col tremore, ma gli occhi lucidi, il sorriso e la nuova capigliatura esposta senza problemi e con orgoglio sono la dimostrazione che ce l’ha fatta. Un messaggio di speranza, ma soprattutto un messaggio di forza. Parole dedicate a chi come lui ha sofferto, ha lottato e deve continuare a farlo per sconfiggere il male, nel suo discorso cita anche i piccoli pazienti ed è proprio parlando di loro che si blocca più volte, non riesce a trattenere le lacrime e ha difficoltà nel continuare e, porge un ringraziamento anche ai genitori di questi piccoli eroi che lottano assieme ai propri figli. Ed è da loro che lui ha imparato a farcela. Racconta di come ha capito che la vita in realtà non è altro che un dono e che lui ne ha scoperti di diversi durante la battaglia, le parole, quindi, sono dedicate anche a chi invece cerca di “sottovalutare” l’essenza stessa della vita. È importante dover riflettere e soprattutto  far cogliere il significato della parola “vivere”. Conclude il suo messaggio di speranza e forza menzionando il filosofo Kant, il quale afferma che: “l’anima è un qualcosa che permane ed è ragionevole pensare che permarrà per sempre”.  E, poi ringrazia i medici e tutti gli operatori sanitari senza i quali sarebbe stato impossibile poter guarire.

L’apice dell’emozione si è avuta quando Allevi decide di rimettersi al pianoforte, quel suo amico di una vita intera e prova a cantare dinanzi a tutti, non lo faceva più, eppure, ieri sera ci è riuscito e ha incantato l’Ariston. Perché nonostante quest’anno si è ben pensato a eliminare i monologhi, l’ospitata di ieri sera ha lasciato il segno in tutti i telespettatori.

Una seconda serata carica di novità; a esibirsi ben 15 cantanti, la metà di quelli presenti in gara, gli altri 15 canteranno stasera. I primi 15 sono stati tutti quanti presentati dai colleghi che per ieri sera hanno “riposato” le corde vocali. Non soltanto quindi, Amadeus e Giorgia come conduttori, quest’ultima si è esibita festeggiando i 30 anni della canzone che l’hanno resa celebre “E poi”.

Gli ospiti della serata sono stati John Travolta che ha ballato con Amadeus le canzoni cult dei suoi film, quest’ultimo al centro di una bufera mediatica. Sembrerebbe che Mr. Travolta non abbia firmato la liberatoria e, quindi, il balletto del “qua, qua”, non potrà essere mandato in onda. Una gag definita da Fiorello stesso “terrificante”, rifiutandosi persino di indossare il cappellino arancione del papero.

Sulla nave Costa Smeralda, invece, presente Bob Sinclar. A guidare la classifica è il napoletano Geolier, seguito da Irama, Annalisa, Loredana Bertè e Mahmmod.

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Foto da Fanpage