E LE DONNE STANNO IMPARANDO A SALVARSI DA SOLE

DI CLAUDIA SABA

 

“Di tradizionale c’è solo il patriarcato, un sistema di poteri patogeno dove le persone sono ruoli inamovibili, le relazioni dispositivi di controllo, i corpi demanio pubblico e i legami familiari meccanismi di deresponsabilizzazione. In quel sistema è più importante dire di chi sei, piuttosto che chi sei o chi vorresti essere.”
(Michela Murgia, “Dare la vita”)

Partiamo da qui, da questo splendido spunto di Michela Murgia che sembra quasi rispondere a tutti quelli che impunemente oggi, si stanno scagliando contro
Paola Cortellesi.
“Se Biancaneve fosse stata una cozza il cacciatore l’avrebbe salvata lo stesso?”
No, non l’avrebbe salvata e se lo avesse fatto sarebbe stato solo per il gusto di raccontare a tutti le sue gesta da eroe!
O magari per rinfacciarglielo tutta la vita, denigrarla, umiliarla e poi al primo accenno di ribellione …
Ammazzarla!
Eccola la morale.
Non della favola ma della vita reale!
Come si può insegnare ad una figlia la farsa della vita?
La favoletta dell’uomo che arriva a salvarla?
Sicuramente esistono brave persone, uomini e donne, ma i nostri figli vanno avvisati per tempo che la vita non è sempre una favola buona.

Paola Cortellesi ha incontrato studentesse e studenti della Luiss e ha tenuto una spiritosa ma efficace lectio magistralis sul maschilismo che ovviamente da tanto fastidio a maschilisti e donne ancora attaccate all’idea del maschio padrone.
Una condizione che costringe metà della popolazione, solo perché femmina, a vivere discriminata o addirittura nella violenza.
E quale più grande verità di questa?
Le fiabe sono armi che tramandano una cultura patriarcale, storie confezionate per bambini e bambine a cui assegnare ruoli specifici sin da piccoli.
Sono state un modo per veicolare lezioni, dove convincersi che le donne sono o bellissime e buone o bruttissime e cattive mentre agli uomini spetta il compito di salvare loro e il mondo, disegnando così scenari che non corrispondono alla realtà.
E la cosa più grave è che chi riceve queste lezioni neppure se ne accorge.
Siamo ancora sicuri che se Biancaneve fosse stata una cozza il cacciatore l’avrebbe salvata lo stesso?

La Luiss ha scelto la Cortellesi perché:
“Diritti, inclusione e sostegno al merito sono i valori che cerchiamo di trasmettere ogni giorno ai nostri studenti e che trovano, in Paola Cortellesi, un’ambasciatrice straordinaria.
Stimolare la sensibilità e la consapevolezza dei più giovani su temi cruciali come questi significa arricchire la loro formazione e rafforzare l’impegno e la responsabilità di Luiss come Ateneo internazionale, aperto alle sfide del futuro e connesso con il mondo reale”, ha commentato il presidente Luiss Luigi Gubitos.
“Il ruolo del nostro Ateneo è educare alla diversità i futuri leader globali che gestiranno la complessità delle sfide geopolitiche, economiche, giuridiche e tecnologiche che accelerano e trasformano il mondo”.
E mentre Paola Cortellesi viene attaccata dai piccoli frustrati (uomini e donne), le donne continuano a morire.
Perché sin da piccole ci hanno raccontato delle belle favole.
Che hanno prodotto una società ipocrita e falsa, fatta di narcisisti a cui pian piano con fatica, stiamo togliendo la maschera.

Ai nostri figli dobbiamo raccontare la disumanità del mondo e prepararle alla vita reale che le aspetta.
Indifferenza e violenza.
“C’è ancora domani”?
Mi auguro di si.
Ma quel domani dobbiamo costruirlo con il nostro esempio senza cadere nella retorica, allontanando i giudizi di chi parla a sproposito solo perché si sente toccato nella cultura da macho che lo sta relegando a ruoli paritari.

Nessuno ha mai avuto tanta considerazione delle favole fino a quando la Cortellesi non ne ha parlato.
E quello che stupisce è che ne parlano proprio adesso.
Dopo che la Cortellesi si è affermata con successo.
Dopo che ha conquistato il favore del pubblico ed ha sbancato ai botteghini.
Perché alle donne non si perdona nulla.
Soprattutto non si perdona il successo.
E la cruda realtà che ci ha rappresentato con una semplicità sconvolgente.
I principi azzurri non esistono.
E le donne hanno imparato a salvarsi da sole.