BIDEN DI FINE ANNO: UCRAINA PERDENTE, RISCHIO GUERRA DIRETTA CON MOSCA

DI PIERO ORTECA

REDAZIONE

 

Dalla redazione di – REMOCONTRO

Il presidente Joe Biden ha avvertito che gli Stati Uniti corrono il rischio di essere trascinati in un conflitto diretto con la Russia se il Cremlino avesse successo nella guerra contro l’Ucraina, avverte in copertina l’americana Newsweek.

Eppure l’intelligence militare aveva avvertito di frenare la Nato su quel fronte perdente. Le accuse della ‘putinologa’ di Obama Rebekah Koffler

Il sangue ucraino tra Russia e America

«Joe Biden ha le mani sporche di sangue ucraino». Il titolo dell’ultimo report di Newsweek è pesante, ma pesa soprattutto il nome dell’autrice della spietata analisi, proposta dal settimanale americano: Rebekah Koffler, ex alto funzionario della Defense Intelligence Agency Usa, i potentissimi servizi segreti militari degli Stati Uniti, più ‘rinomati’ della mitica CIA. Una riflessione col ‘pedigree’, che ribadisce (e accredita) alcune voci sulle vere corresponsabilità della crisi ucraina. A sua tempo, prima dell’esplodere del conflitto aperto, l’Intelligence americana aveva già avvisato la Casa Bianca (Obama) sui rischi che si correvano con l’Ucraina. Grida di allarme che, come spesso avviene in simili situazioni, rimaste inascoltate.

Le accuse di Rebekah Koffler

«Mentre il Presidente russo Putin è colui che ha lanciato l’invasione – scrive la Koffler – Biden è ugualmente responsabile della cancellazione dell’Ucraina e dell’annientamento dei suoi abitanti». Perché? «Biden, in qualità di vicepresidente – aggiunge la Koffler – è stato il punto di riferimento dell’Amministrazione Obama per la politica ucraina e l’architetto della strategia di reset con la Russia, per promuovere l’amicizia tra le due nazioni». Una scelta che, però, non ha pagato, perché la Russia ha continuato a rappresentare, in ogni caso, una sostanziale minaccia geopolitica per gli Stati Uniti, e per l’Occidente in generale.

Defense Intelligence Agency

La Defense Intelligence Agency aveva sviluppato delle ipotesi, di possibili pericolosi scenari strategici, che sono state rappresentate al Presidente Obama, al Consiglio per la Sicurezza nazionale e ai vertici dell’Amministrazione. Quindi anche a Biden. Come faceva la Koffler a essere a conoscenza di tutta questa documentazione ‘top secret’? Lei era uno dei tre ‘superesperti’ che si occupavano della Russia, e che dovevano capirne in anticipo le mosse. Rebekah Kofler era la ‘putinologa’ di Obama e, nel caso dell’Ucraina, soprattutto di Biden. E nessuno dei due l’ha ascoltata. Quando il vice di Obama è diventato a sua volta Presidente, la situazione è addirittura precipitata.

“Nonostante i chiari avvertimenti della Koffler, «Biden ha continuato la sua pericolosa strategia di spingere l’Ucraina nella Nato». Varcare una linea rossa, netta e precisa, di cui era stato informato”.

“Putinologa” tra Obama e Biden

Perché l’attuale Presidente ha volutamente ignorato le esplicite raccomandazioni dei suoi Servizi d’informazione? Forse un giorno lo sapremo, e molti aspetti fin troppo oscuri della crisi ucraina saranno finalmente comprensibili. Pensare che Putin permettesse alla Nato di assorbire l’Ucraina, sulla quale la Russia aveva imperniato per secoli le sue strategie di sicurezza, «non era semplicemente da incompetenti – afferma ancora la Koffler – ma equivaleva a firmarne la sua condanna a morte. Nessun comandante militare sano di mente permetterebbe a un’alleanza avversaria di situarsi lungo più di 1.600 miglia del suo confine».

La geopolitica attenta delle spie

Insomma, i Servizi di informazione avevano fatto il loro dovere, avvertendo la Casa Bianca, a più riprese, della insostenibilità di una linea geopolitica che avrebbe, di sicuro, portato tutto l’Occidente a sbattere contro le mura del Cremlino. E per meglio sottolineare, e far capire anche ai non addetti ai lavori, l’enormità degli errori commessi da Biden e dalla sua Amministrazione, la Koffler fa un semplice paragone: «Nessun comandante in capo degli Stati Uniti permetterebbe alla Cina o alla Russia di fare stazionare le proprie forze nel Messico o nel Canada. Pensare che Putin lo avrebbe fatto per la Russia era delirante».

Ma il peggio è per il finale

E ora la parte più dura. La Koffler dice che Biden ha sempre saputo che la guerra in Ucraina non si può vincere. Perché se si alza di livello, con armi occidentali troppo sofisticate, la Russia potrebbe usare (e lo farebbe) armi nucleari tattiche. Quindi, si è impegnato a sostenere una ‘guerra di logoramento convenzionale’, al più alto livello, che duri il più possibile e stremi la Russia. O almeno così pensa lui.

«Biden – conclude la Koffler – ha scelto di usare il popolo americano come mucca da mungere e gli ucraini come materiale da gettare nel tritacarne di Putin». Per combattere una guerra che non potrà mai vincere, ma che perderanno tutti gli altri.

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Articolo di Piero Orteca, dalla redazione di

30 Dicembre 2023