“SE L’E’ CERCATA”

DI CLAUDIO KHALED SER

 

Mentre l’Aula ritrova una dimenticata unità ed approva il DDL sulla Violenza contro le Donne, un’indagine Istat gela tutte le speranze.

Il 39,3% degli “uomini” intervistati afferma che se una Donna vuole, PUO’ sottrarsi alla violenza dello stupro.
Come dire che quel rapporto, in fondo non le é dispiaciuto visto che aveva, secondo questo manipolo di vigliacchi, la possibilità di evitarlo.
Non ci viene rivelato come, dato che il NO urlato dalla vittima non viene nemmeno preso in considerazione dal suo aguzzino.
Il 20% ritiene inoltre che la Donna, molte volte “se l’é cercata” indossando abiti che eccitano i lupi e che la scelta dell’abbigliamento sia un pass per la violenza.
Quindi, questo 50% circa di trogloditi, addossa alla vittima la responsabilità del crimine, assolvendo il “maschio” dal reato di violenza.
Basterà una, dieci, cento Leggi a cambiare questo orrendo modo di pensare ?
Basteranno i minuti di silenzio, le fiaccolate e le scarpe rosse sui marciapiedi per eliminare dalla testa degli “uomini” che in fondo Lei “se l’é cercata” ?
Non ne sono così sicuro.
I dati sui femminicidi non alimentano di certo la speranza.
A mali estremi, estremi rimedi.
Se é la “repressione” il motore di un cambiamento, se é la paura della pena che può eliminare il reato, se é il pugno duro che serve, allora usiamolo.
Nessun braccialetto elettronico, ma robuste manette.
Nessun divieto di vicinanza alla possibile vittima, ma carcere preventivo.
Nessuna minaccia resti inascoltata ma immediatamente punita.
Se la “carota” di un sistema giudiziario non funziona, si ricorra al “bastone”.
Sono stanco di piangere le vittime.
Pretendo che la Giustizia ponga la parola fine a questo turpe modo di ragionare, se é il carcere “duro e immediato” che serve, ve lo servo in un secondo.
Se servono le sbarre di una cella per farvi capire che siete indegni di vivere in mezzo agli altri, vi servo immediatamente.
La violenza contro le Donne NON ammette attenuanti.
Non sono l’abito, il passo, i tacchi a spillo a spingere il “maschio” alla violenza, ma é la sua mentalità malata, frutto di secoli di patriarcalismo che gli hanno concesso d’essere padrone delle Donne.
Giusto intervenire con l’educazione nelle scuole, a partire dalla materna, ma nel frattempo io non voglio altri funerali e rose bianche.
Nel frattempo ti sbatto in galera e butto la chiave.