PUNTI DI VISTA

DI ORSO GRIGIO

REDAZIONE

 

Quindi c’è un generale dell’esercito, ex comandante della Folgore, tale Roberto Vannacci, che ce l’ha con i gay, ma anche con le femministe, gli immigrati, gli ebrei…

Oh, perbacco!
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Per lui rappresenterebbero il dominio delle minoranze: “Il mondo al contrario”, come dal titolo del suo imprescindibile libro, dove ha esalato il suo nobile pensiero affinché venisse diffuso ne lo mondo intiero.
In realtà la vera notizia è che qualcuno lo legga, quel suo libro, che fra l’altro adesso godrà, a causa di questa caduta collettiva dal pero dello stupore, di una campagna promozionale formidabile.
Un’operazione di marketing che sembrerebbe perfino studiata ad arte.
Lui, come da copione, ha detto di essere stato frainteso, che le sue frasi sono state estrapolate, ha perfino evocato Giordano Bruno paragonandosi a lui. Le solite cose, insomma: tutti bravi a tirare il sasso e poi dare la colpa al sasso che gli è scivolato di mano.
Si è perfino difeso blaterando che non ha scritto nessuna volgarità.
Ecco, non ci provate nemmeno a dirgli che ha scritto enormemente di peggio, tanto la differenza non la capirebbe.
Queste sue idee così evolute non sono però una notizia.
Di fronte allo stupore e alle indignazioni che le sue esternazioni hanno provocato, io davvero mi chiedo dove viva certa gente.
Se si fosse dichiarato contrario all’invio delle armi in Ucraina, quella sì sarebbe stata una notizia, ma non questa banalissima ovvietà.
Sì, perché l’ambiente militare è così da sempre, i miti sono quelli, l’ottusità anche: il sesso giusto è uno solo, i peni sono massicci e le donne a casa, e chi sceglie di farci carriera, se non è già così quando comincia, poi lo diventa.
Parlo degli alti livelli, naturalmente, di quelli che contano.
La mia esperienza lì dentro risale a quasi cinquant’anni fa, ero solo un giovane sottotenente di complemento che aveva bisogno di guadagnare, ma non credo che le cose siano poi molto cambiate.
Se però mi sbaglio, ditemelo: mi fa sempre piacere ammettere di aver detto una cazzata.
Cioè, non proprio sempre, ma in questo caso sì.
In fondo anche il resto dell’Italia è così, almeno la stragrande maggioranza.
Quello che a volte fa pensare altro è solo ipocrita buonismo, qualche mano di intonaco per nascondere crepe di mentalità vecchia e stantia, ma il muro resta lo stesso.
E non serve sperare di buttarlo giù, è di cemento ignorante.
Ne dobbiamo solo costruire uno più alto.
E non dovreste nemmeno credere a Crosetto che si è subito dichiarato pronto ad aprire un’indagine per provare a salvarsi la faccia, che tanto dopo la faccenda della no-laurea quella faccia non ce l’ha nemmeno più.
Infatti proprio ieri il generale è stato sì sollevato da uno degli incarichi che aveva, ma è rimasto al suo posto, non certo mandato a casa, ci mancherebbe, qui a casa non ci va mai nessuno. Solo sollevato, in attesa che il polverone si diradi.
Poi vedrete che alla prima occasione ne avrà un altro, di incarichi, ancora più prestigioso, oltre a godersi gli incassi del suo libro, che naturalmente venderà moltissimo.
E’ questo, il mondo al contrario.