PER ESEMPIO

ORSO GRIGIO

REDAZIONE

 

In politica servono i fatti, ma serve anche che i nostri rappresentanti siano un esempio di coerenza con le idee che rappresentano e difendono.
Mi sembra di parlare etrusco antico a dire certe cose, visto che i fatti non ci sono, e come esempio c’è Fassino.
Questo soggetto, per l’appunto alla vigilia del suo mese di ferie, si è platealmente lamentato di uno stipendio netto di quasi cinquemila euro, tentando goffamente di prenderci per il culo, un po’ come fece rutelli quando andò dalla Gruber sbandierando il suo misero estratto conto per sostenere che i soldi spariti dalle casse della margherita non poteva averli presi lui.
Ma non divaghiamo e torniamo all’omino che non fa ombra.
Come abbiamo visto a proposito della condanna di Fioravanti, per la giustizia la matematica non è una scienza esatta. Adesso scopriamo che non lo è nemmeno per gli emolumenti dei politici, se è vero che questo sommo vate di profezie sbagliate ha dichiarato nel 2022 un imponibile di centosessantamila euro. Ma forse si deve essere dimenticato di qualche altra voce in busta paga, oltre che tacere naturalmente dei viaggi gratis e di tutti gli altri privilegi, compreso la ricca pensione maturata, in una realtà nella quale i giovani non la prenderanno affatto, l’Inps sparirà e resteranno solo le assicurazioni private.
Per chi lavorerà e potrà permettersele, ovviamente, e per gli altri chissenefrega.
Fassino conferma con maestria il mio detto preferito: “prima di parlare bisognerebbe stare zitti”, ma una battuta e qualche critica non bastano certo a risolvere il problema della pericolosa inutilità sua e di tanti altri fenomeni che pascolano in Parlamento, solo per soddisfare i propri, di bisogni, ma lontani miliardi di anni luce dai bisogni delle persone.
E non basta che Schlein prenda le distanze dicendo che parlava a titolo personale.
Ma nemmeno per il cazzo!
Della propria infanzia, o dei propri gusti musicali si può parlare a titolo personale, e si può farlo al bar o con gli amici, ma se sei uno degli esponenti di punta di un partito e cianci in Parlamento di un problema che coinvolge milioni di persone che stanno quasi tutte peggio di te, diventa un fatto politico.
Peggio: una provocazione.
Quindi lui ritiene di essere sottopagato.
Parbleu!
Ma che meriti avrà mai questo statista sopraffino, oltre ad avere fallito in quello che c’era da fallire e contribuire a rendere il pd una barzelletta?
E qual è il suo concetto di dignità, se col suo ignobile teatrino somiglia a certi personaggi del cinema o della tv che dopo una vita di privilegi, e spesso di sperperi, adesso vengono a lamentarsi che non ce la fanno?
Lo sa, egr sig Fassino, fra i milioni di persone da mille euro al mese, quanti sono quelli che meritano di più, ma per davvero e non come lei? In quanti fra loro hanno studiato più della maggior parte di voi che pascolate in Parlamento?
E lo sa in quanti, fra chi porta avanti idee di sinistra, hanno più conoscenza, più capacità, e soprattutto sarebbero in grado di dare coerenza alle idee che sono chiamati a difendere, se solo il sistema che vi siete cuciti addosso glielo permettesse ?
Io sono uno di loro e anche adesso, semirincoglionito, a lei e alla maggior parte dei suoi colleghi potrei mettervi in tasca insieme alle chiavi della macchina. Non tanto per conoscenza o per capacità (forse, è da vedere), ma di sicuro per coerenza e credibilità, perché io in quelle idee ci credo e darei la vita per loro.
Altro che piangere miseria pur sapendo bene di essere un cacchio di privilegiato.
Vorrei dare un consiglio alla Schlein, un altro di quelli che non se li fila nessuno.
Lo butti fuori dal partito, perché lui di quello che essere di sinistra rappresenta non ha capito una fava di niente, e quindi quello non è il suo posto.
Lo butti fuori, che tanto ad aspettarlo ha la sua pensione di cinquemila euro, perciò, anche se fosse vero quello che dice (ma non è vero) gli cambia poco, così lui si riposa e soprattutto non ci rompe più le scatole a noi.
In quel partito prima o poi dovrete sceglierlo, da quale parte stare, perciò serve chiarezza, oggi come mai in passato.
Serve coraggio.
Servono esempi.