MA “DEMOCRISTIANO” E’ UN’OFFESA?

DI SALVATORE GRANATA

 

“So che è tempo perso, e per fortuna grazie a Elly Schlein questa è una pratica archiviata. Ma giusto per passione didattica. Non c’è alcun dileggio nel dire il “presidente democristiano”. Da una parte è una semplice descrizione di una storia politica. Dall’altra il rammarico che di quella storia (beninteso a mio personale giudizio) il presidente non colga il meglio. Se il superficiale autore di questo ennesimo tweet contro il sottoscritto (a proposito di ossessioni!) avesse una vaga idea delle mie opinioni, saprebbe che sono un cattolico democratico. Non più tardi di venerdì ho presentato insieme a Marco Tarquinio gli scritti di La Pira sulla pace. Non userei mai ‘democristiano’ come dileggio malevolo: qua il discorso è esattamente il contrario. Cosa direbbero oggi non dico La Pira, Dossetti o Moro, ma anche Fanfani, sulla guerra? È quel che mi manca. Altro che dileggio. E questo analfabetismo funzionale di una classe politica che non capisce nemmeno i tweet che attacca non è l’ultimo dei nostri problemi”.
Tomaso Montanari è in grandissima forma, altro che ossessionato. In questo caso (su Twitter) risponde con classe a Bonaccini.
Il “trombato” piuttosto si renda conto di quanto il pd sia democristiano-renziano con scappellamento a destra.
Si renda conto di quanto il PD sia lontano dai lavoratori e dai meno abbienti.
Si renda conto di quanti conflitti d’interesse presenta il suo partito di guerrafondai.
Si renda conto che la maggioranza degli esponenti del PD sono per l’invio di armi in Ucraina, a cominciare da Provenzano che fino a ieri a riempito Zelensky di salamelecchi, in occasione della sua gitarella a Roma.
Si renda conto di quanto costui si arroga con saccenza un’ideologia di sinistra che il suo partito non ha mai rappresentato.
E lasci in pace gli intellettuali con gli attributi come Montanari.
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