AD OGNI COSTO

DI CLAUDIO KHALED SER

 

Fa moltissimo caldissimo.

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 2 persone e folla

Superlativi che Hayette avrebbe adorato.
Ma non é solo il meteo a preoccupare, anche se le temperature torride ci obbligano a restare barricati in casa con i condizionatori a pieno regime.
La temperatura politica e sociale é altissima.
A renderla infuocata sono le “nuove foto” di corpi, scattate nella terra di nessuno tra Libia e Tunisia.
Migranti morti, respinti dalle Guardie di frontiera tunisina e incalzati da quelle libiche.
Come palline da tennis in un orrendo set.
L’Europa ha chiesto espressamente alla Tunisia di fermare ad “ogni costo” l’immigrazione clandestina.
E “ogni costo” significa con la forza, sia con le motovedette lungo le coste, sia con le Guardie alle frontiere.
Molto difficile fermarli in mare, km di costa non sono facilmente controllabili dato che le barche ormai partono da ogni parte ed una volta raggiunto il mare aperto é quasi impossibile farle ritornare a terra.
Molto più facile controllare le frontiere terrestri.
Non sono molti i “corridoi d’accesso” e costantemente presidiati dai tre Stati, Tunisia, Libia, Algeria.
Gli sbarramenti impongono ai Migranti di cambiare gli ingressi, scegliendo quelli più impervi e quindi meno controllati.
Corridoi che portano molti di loro a morire nel deserto.
E subito c’é chi scatta foto per documentare la “barbarie” dei Tre Stati, ma soprattutto della Tunisia.
I fotoreporter fanno finta di non sapere che OGNI ANNO, circa 3000 Persone muoiono nel deserto.
Avete mai visto prima una loro foto, mezzi sepolti dalla sabbia ?
Certo che NO.
Li fotografano tutti adesso.
Non mi pare che ci sia così tanto accanimento nel denunciare i continui crimini degli altri due Stati.
Non mi sembra che il Mondo abbia fatto qualcosa per chiudere i DICIASSETTE lager libici ufficiali e gli altri UNDICI illegali.
Non mi pare che le “organizzazioni” abbiano puntato il dito contro i libici che sparano verso i Migranti per indurli a fuggire verso la frontiera tunisina.
E non mi risulta nemmeno che qualcuno parli dei soldati algerini che hanno l’ordine di fermare ad “ogni costo” i Profughi provenienti dai Paesi sub-sahara e diretti in Tunisia.
Quei morti non contano, quei morti non hanno più voce.
Il dito é perennemente puntato su Tunisi.
E guarda caso, proprio nel momento in cui il Tribunale di Sousse e quello di Tunisi stanno serrando le fila contro 25 imputati, rei di cospirare contro lo Stato, accusati di terrorismo, corruzione, incitamento alla violenza, frode ed esportazione illegale di capitale all’estero.
Tra cui Gannouchi, leader di Ennadha il partito islamico che ha trascinato il Paese in questo baratro di degrado.
Le “organizzazioni” chiedono il suo rilascio dichiarandolo vittima di una “persecuzione politica voluta dal dittatore Sayed”.
Invece é un ladro, un criminale corrotto, un nemico totale dello Stato che incita il Popolo alla violenza.
I vigliacchi fuggiti all’estero per evitare processi e condanne, usano l’arma della mala informazione per destabilizzare Sayed.
I loro complici, qui in Tunisia, chiudono nei magazzini le materie prime come zucchero, caffé, farina per fiaccare il Popolo e “montarlo” contro il Governo.
La guerra che si sta combattendo, NULLA ha a che vedere con i Migranti.
Loro sono solo il pretesto, la lama del coltello.
La guerra é tra il Governo di Tunisi ed il suo Presidente, e la Mafia politica della presunta opposizione.
Continueranno a fotografare corpi nel deserto.
Continueranno a strillare sui Diritti calpestati.
Continueranno a fomentare l’odio e la discordia.
Ed una parte di quell’Europa stupida e cieca, continuerà ad aiutarli con accordi sottobanco, con impunità dei loro crimini, ignorando le richieste d’estradizione della Tunisia per processarli.
Ma alla fine, quello che interessa all’Europa, é solo fermare i Migranti.
Ad OGNI COSTO.