“VIVA ESPAÑA”

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

Ci contavo, e ancora una volta la Spagna non mi ha deluso..

C’è da domandarsi come mai il fascismo montante che sta avvelenando quasi tutte le solide democrazie del Vecchio Continente proprio in Spagna sia stato messo alla porta, nel paese che per ultimo ha raggiunto la democrazia soltanto nel 1976 grazie alla morte di Francisco Franco, 2 anni dopo i colonnelli greci, 8 dopo il Portogallo di Salazar, 31 dopo Mussolini.
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Io credo che abbia a che fare con la memoria, perché se è vero che nell’elettorato di Vox si sono affastellate sia le famiglie nostalgiche che dalla dittatura franchista avevano tratto enormi vantaggi che le frange neofasciste, razziste, secessioniste e le bande di scarafaggi che generosamente chiamiamo naziskin, è altrettanto vero che il corpo pensante e pulsante del popolo spagnolo ancora ben ricorda che cosa significa vivere in un regime fascista, senza libertà nè diritti sociali e civili.
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Noi invece ce lo siamo dimenticato, altrimenti non si spiegherebbe il governo di Giorgia Meloni.
Come la stupida rana stiamo traghettando sulle nostre spalle lo scorpione dall’altra parte del fiume, mi domando quante volte ci dovrà ancora pungere prima che con uno scrollone anche noi ce ne libereremo.