LA FOLLIA IMMIGRAZIONISTA DI GIORGIA MELONI

DI GIOACCHINO MUSUMECI

Gioacchino Musumeci

 

Oltre politiche sociali assenti e ignoranza imbarazzante sul tema delle retribuzioni dei lavoratori, tra i fallimenti peggiori del governo possiamo annoverare gli sbarchi fuori controllo oggi scomparsi dall’orizzonte di telegiorgia.
A parte la credibilità nulla delle reti nazionali, il governo confida sull’idea che elettori troppo distratti o immemori non consultino i dati del ministero degli interni. I numeri sbugiardano il ministro Piantedosi, altro scappato di casa della compagine meloniana.
All’indomani della conferenza internazionale su sviluppo e migrazioni organizzata dal governo Italiano alla Farnesina, come da prassi la Meloni si produce in dichiarazioni che nulla hanno a che vedere con la realtà dei fatti. Lo stesso nulla su cui ricamano i giornaletti degli amici.
Oltre tragedie annunciate e morti sulla coscienza di inadeguati brulicanti nei palazzi, nulla rimane dell’epica su fantasiosi blocchi navali.
Il mito degli sbarchi selettivi è crollato al primo tentativo. I porti chiusi annunciati a trombe spianate sono diventati porti aperti subito.
I nuovi accordi coi Paesi di origine e transito parcheggiati su un piano intenzionale e la solidarietà dell’Europea rimasta sulla carta.
Una vergogna da occultare affinché la retorica trucida sui migranti con cui si è guadagnato consenso presso falangi di elettori totalmente disinformati non si svelasse in tutta la sua vigliaccheria.
Far sparire i migranti dall’etere e i giornali salva l’apparenza su cui il governo fa indubbio affidamento, finché tutto non crolla sotto la mannaia della realtà come nel caso della torrida ministra del Turismo, tutta fuffa e bugie occultate dietro la spocchia dell’arrogante truffaldina.
Così le chiacchiere del governo antimigranti crollano alla disamina dei numeri.
La Meloni di cui voglio ricordare episodi di possessione al limite del patologico e l’espressione cianotica all’urlo della “follia immigrazionista“ che attribuiva al Conte 2, oggi dovrebbe solo che scomparire.
Tralasciando i dati pessimi che riguardano il periodo ottobre dicembre 2022 in cui l’incremento degli sbarchi era dell’ordine del 100%, la situazione non è affatto migliorata nel primo semestre 2023: dal 1 gennaio al 1 Luglio dell’anno in corso si contano 83.439 sbarchi contro i contro i 33.972 dello stesso periodo 2022.
Ovvero un incremento del 145,61% rispetto al governo Draghi.
Le proporzioni assumono connotati grotteschi se confrontiamo i numeri del governo Meloni con quelli del secondo governo Conte: 25.149 sbarchi nel primo semestre 2021 contro gli 83.439 attuali, ovvero un incremento pari al 231,78%.
Meloni dunque ci deve l’ennesima spiegazione: di chi è la follia immigrazionista se non dei chiacchieroni che contro i dati parlano di curva di sbarchi in flessione negativa? Ricorda quando con Salvini urlavate degli sprechi di risorse destinate a troppi migranti, malattie, lavoro rubato agli italiani, violenza e quant’altro di peggio si potesse attribuire ai migranti che oggi non potete fermare?
Non siete che patetici parolai, bisognerebbe lanciarvi addosso pomodori marci ogni volta che sporgete il muso oltre la porta dei palazzi in cui vi siete barricati come nobili decaduti poco prima del famoso14 Luglio 1789 a Parigi.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante il seguente testo "grafico illustra la situazione relativa al numero dei migranti sbarcati decorrere dal 1 gennaio 2023 al 21 luglio 2023* comparati coni dati riferiti allo stesso periodo degli anni 2021 2022 83.439 25.149 33.972 2021 2022 2023 *Idati riferiscono agli eventi sbarco rilevati entro 8:00 del giorno riferimento. Fonte: Dipartimento della Pubblica sicurezza dati sono suscettibili di successivo consolidamento."