FRAINTESI D’ITALIA

DI ALFREDO FACCHINI

Alfredo Facchini

 

FRAINTESI D’ITALIA

Dopo il presidente del Senato fascista:“A via Rasella colpita banda musicale di semi pensionati”;
la ministra del turismo bugiarda: “non sono indagata”;
il ministro dell’agricoltura xenofobo: “la sostituzione etnica”;
il ministro dell’Istruzione bullo; “il valore dell’umiliazione”;
la ministra della famiglia antiabortista: “Purtroppo l’aborto è una libertà delle donne”;
il ministro della cultura gaffeur: “Proverò a leggere i libri finalisti”.
Poteva forse mancare il ministro per lo sport omofobo?
“Il coming out? Non amo le ostentazioni, ma rispetto le scelte individuali”.
Ovvero si fa, ma non si dice.
È questa l’accoglienza del ministro dello Sport Andrea Abodi riservata a Jakub Jankto – primo calciatore di Serie A ad essersi dichiarato omosessuale – appena tornato nel nostro campionato.
Un minuto dopo: “Sono stato frainteso”.
Abodi respinge le accuse di omofobia: “Contatterò Jakub, spero in altri mille coming out. Ma non mi piacciono gli eccessi del Pride”.
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Quando la toppa è peggio del buco.