MOLTO SILENZIO SU UN RILIEVO DELL’UNIONE EUROPEA MOSSO ALL’ITALIA

DI BARBARA LEZZI

BARBARA LEZZI

 

Molto silenzio su un rilievo che l’UE ha mosso all’Italia.

Da noi si tace, si fa rumore per altro eppure ci sarebbe da mettere in campo una bella azione oppositiva perché ne va dei nostri soldi.
Sembrerò noiosa e fuori contesto ma lo smantellamento dei presidi di legalità di questo governo, a partire dal ripristino dei benefici carcerari ai corrotti e il ritorno dei condannati nelle Istituzioni, è estremamente preoccupante. Ricordo fino allo sfinimento che la corruzione e le mafie sono tra le prime responsabili delle nostre tasse troppo alte, delle opere incompiute, delle liste d’attesa in sanità da quinto mondo, degli stipendi troppo bassi, dei tagli all’istruzione, alla ricerca e alle pensioni.
L’UE manda un alert all’Italia sull’eliminazione dell’abuso d’ufficio, su introdotti sul reato di traffico di influenze e sul nuovo codice degli appalti in quanto queste norme sono buone a depenalizzare importanti forme di corruzione e questo accade proprio quando dovrebbero arrivare i soldi del PNRR (sempreché Fitto si svegli dal torpore e dal suo non saper dove mettere le mani).
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La Commissione Europea ricorda al governo italiano quanto le autorità giudiziarie e di polizia continuino a denunciare le infiltrazioni mafiose nell’economia legale e negli appalti e avverte l’Italia che sarebbe più efficace normare come si deve i conflitti di interesse e le attività di lobbying.
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Questo è quanto e non è rassicurante.