LULA : CI ACCUSANO DI ESSERE COMUNISTI

DI GIORGIO CREMASCHI

GIORGIO crEMASCHI

 

LULA : CI ACCUSANO DI ESSERE COMUNISTI,

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ma non è una offesa, è motivo di orgoglio.
Questo ha detto il presidente brasiliano aprendo il Forum di San Paolo. E ha aggiunto che si offenderebbe se venissero chiamati nazisti o fascisti. Ma essere definiti comunisti e socialisti è motivo di orgoglio perché si è meritato di essere chiamati così.
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Pochi giorni fa il governo del Brasile ha definitivamente rifiutato di consegnare all’Ucraina 450 blindati, velatamente promessi dall’amministrazione precedente del fascista Bolsonaro.  Così tutta la stampa liberale guerrafondaia ha avviato una campagna contro Lula.
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Per il regime NATO il fatto che il Brasile sia una delle più grandi democrazie del mondo non conta nulla, ovviamente.
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Ma l’Occidente liberale e guerrafondaio dovrà sempre più rendersi conto che il resto del mondo, la grande maggioranza dell’umanità, non sta andando dove e come vogliono le banche, la finanza, le multinazionali e la classe politica euroatlantica.
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