NIENTE DI NUOVO SUL FRONTE OCCIDENTALE

DI GIORGIO CREMASCHI

GIORGIO crEMASCHI

 

Dopo due giorni di idiozia mediatica e politica, con una battuta comica volontaria di Grillo che ha suscitato tutta la comicità involontaria dell’indignazione di politici e giornalisti, il PD di Elly Schlein ha rassicurato tutto il palazzo.
Per la questione che più conta e che decide su tutto il resto, la partecipazione dell’Italia alla guerra in Ucraina, la segretaria del PD non cambia nulla.
Schlein sta con Letta e Bonaccini, Renzi e Meloni, tutti uniti nella scelta guerrafondaia. Fino alla vittoria, ha recentemente ribadito Draghi, facendo eco alla Presidente del Consiglio.
Siamo lontanissimi dai cinquestelle, ha rassicurato la leader piddina, figuriamoci da chi era contro l’invio di armi sin dal primo giorno.
Schlein ha di nuovo baciato la pantofola NATO e UE, come del resto deve fare ogni giorno Giorgia Meloni.
Se non si cambia sulla guerra non si cambia su nulla e se non si è alternativi a Meloni su questo, tutto il resto è teatrino.
Il PD non cambia, ogni tanto finge qua e là, ma sulla guerra non può neppure fingere.
Lo sapevamo, niente di nuovo sul fronte occidentale.