L’ARTE DEL TRAMONTO

DI CLAUDIO KHALED SER

Arrendersi non é mai facile, soprattutto quando il nemico si chiama “tempo”  e a lui dobbiamo cedere l’onore delle armi.

Invecchiare non é certamente piacevole, tutti vorremmo restare giovani, belli & ricchi per l’eternità ed invece quei maledetti specchi ci riflettono ogni giorno l’odiata immagine di un corpo segnato dal trascorrere degli anni.

Fortunatamente abbiamo un cervello che ci viene in soccorso.

Pazientemente ci fa capire che non abbiamo alternative.

L’unico modo per non invecchiare é morire subito.

E questa soluzione non ci piace per niente.

Il cervello ci aiuta a sopportare il peso degli anni, a farci scoprire che tutte le albe finiscono in tramonti altrettanto belli, basta semplicemente saperli cogliere.

Ma l’Uomo non si arrende facilmente.

Lotta con le cremine antirughe, con le panciere, con le pillole per la prostata ed il colesterolo diventato un virus peggiore del vaiolo.

Si tingono i capelli,  si mettono reggiseni col cemento pur di sostenere mammelle cascanti e molti sfoggiano multi sorrisi con i nuovi denti di plastica costati una fortuna.

Tutto per dire che quell’età é solo sul certificato di nascita e nulla più.

Questa lotta contro quello che (naturalmente) stiamo diventando, ci spinge a silenziare il cervello.

Non vogliamo ascoltare nemmeno la sua ironia sul disastro di labbra rifatte e culetti brasiliani che non avevamo nemmeno a ventanni.

Quindi non lo ascoltiamo quando ci dice ; Fermati.

Non lo ascolta la famosa cantante ultraottantenne che barcolla in scena, che per cantare ha bisogno di una maestrina di musica accanto che le dia i tempi smarriti ed un leggio per ricordarsi le parole di una canzone che dovrebbe sapere in automatico visto che la canta da sessantanni.

Ma lei imperterrita continua come se nulla fosse.

Invece, tutto é.

Nello stesso modo, un Politico di lungo corso, già noto alle cronache per le sue discutibili performance; ritiene che invecchiare sia un fatto che non lo riguarda personalmente.

Lui continua a recitare se stesso, uguale a quelle noiose ed antiquate trasmissioni che manda in onda sui suoi canali tv.

Pensa probabilmente d’essere “beautiful” come gli eroi delle sue soap-opere.

Ma basta dipingersi i capelli in testa col pennarello per dimostrare d’averne una ?

Ha bisogno di un Assistente Sociale.

Qualcuno che gli stia accanto non solo per sorreggerlo quando cammina, ma soprattutto per fermarlo quando parla.

L’unico esempio di un Uomo che si é consegnato al tempo che passa, ritirandosi dalle scene, più o meno divinamente illuminate, é stato Ratzinger.

Smessi gli abiti di Benedetto, si é messo i pantaloni di Joseph, consapevole di non essere più in grado di cantare e recitare l’Angelus in pubblico.

Lo farà ancora probabilmente, ma in privato sotto la doccia.

Gliene siamo grati.

Fare del Tempo un alleato e non un nemico.

Solo in questo modo si puo’ gustare la bellezza infinita e sorprendente del tramonto.