LA GUERRA E SE CIASCUNO POTESSE ESSERE SOLO SE STESSO

DI LIDANO GRASSUCCI

 

Immaginate un mondo in cui ciascuno parlasse la sua lingua con il suo accento e questo non lo rende meglio o peggio, ma solo se stesso. Immaginate se ciascuno pregasse all’ora che vuole, e come ritiene, il Dio che sente e se non sente niente cambia ingrediente e guarda la luna.

Immaginate un mondo in cui l’acqua è per chi ha sete e le cose da mangiare per chi ha fame. Un mondo dove se sei ucraino ti chiedono dei tuoi bimbi, se sei russo uguale e loro, i bimbi, giocano a rincorrersi senza fiato pensando solo a chi è più veloce.

Immaginate un mondo in cui ciascuno cercasse nell’altro le cose in comuni e non misurasse le distanze delle cose diverse.

Immaginate un mondo con la polenta in mezzo, il sugo sopra e una forchetta per uno da usare senza fretta. Un mondo dove anche la morte del maiale non è indifferente anzi è ringraziamento riconoscente.

Già, dico questo perché sono stufo di vedere saggi senza sapienza che tifano come al calcio, ma qui non c’è un pallone da portare in porta ma una vita che è morta.

Immaginate un mondo in cui fare l’amore mica è peccato e come lo fai è cosa di chi lo fa e nessuno dice che c’è un modo meglio, uno peggio, uno che non si può. Basta che si faccia tutti un inchino al creatore per la fantasia del suo creato.

Ciascuno poi, scriva le sue poesie brutte o terribili che fa e le reciti sotto un quadro fosse pure quadro brutto. Insomma sarebbe bello essere ciascuno se stesso e nessuno strano, ma tutti perfettamente come gli altri.

E se uno viene male? Se era bono era i nostro, ha iscito malo è gli nostro ugualo.

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Goya

 

DA