I verdetti

DI ALFREDO FACCHINI

Alfredo Facchini

 

In questa radura oscura che è l’Europa dell’Economia di Guerra riprendono fiato gli ultra-nazionalisti. Questo, a caldo, hanno sentenziato le urne. Il disagio, ancora una volta, ha deciso di cavalcare i cavalli sbagliati.
Senza una sinistra, che fa la sinistra, le vittime delle disuguaglianze si rivolgono sempre ai demagoghi. O come nel caso Italia ai mimi.
A urne aperte il “fighetto francese” ha deciso di giocare d’azzardo con la carta delle elezioni anticipate, mentre il cancelliere tedesco si lecca le ferite. In Belgio De Croo si è dimesso.
Tuttavia, gira che ti rigira la maggioranza Ursula, della Dea della Guerra, fatta di popolari, socialisti e liberali, sembrerebbe aver conservato la maggioranza assoluta del nuovo Europarlamento.
Niente, comunque, sarà come prima.
I dossier cruciali come la questione Ucraina, la transizione verde e le politiche agricole saranno oggetto di scontri aspri.
L’Europa, oggi come ieri, resta senza anima: è solo la somma degli egoismi nazionali. L’unico collante è l’occidentalismo = Turbo Capitalismo + Atlantismo.
Se i dati che affluiscono verranno confermati in Italia il partito della “ducetta” si conferma primo partito. Semplice. Mentre il Paese va in malora e nonostante tutte le promesse non mantenute, alla Meloni è sufficiente parlare come si parla al baretto sotto casa per convincere i suoi elettori di stare ancora all’opposizione.
Il Pd, della pacifista Strada e della filo-NATO Picierno, si mangia i 5 stelle. Forza Italia sopravvive al suo fondatore. Salvini sprofonda. Il duo Renzi & Calenda si inabissa.
Chi scrive è strafelice per i consensi ottenuti da Ilaria Salis e Mimmo Lucano, che hanno lanciato in orbita un Avs troppo spesso insignificante.
Ilaria ha raccolto oltre 150mila voti tra Nord-Ovest e Sud.
Pace, terra e dignità non ce la fa. La lista si ferma sotto il 3%.
Infine, il dato dell’astensionismo: mezzo Paese non è andato a votare. Rabbia, disillusione e spaesamento non trovano ancora rappresentanza.
Spenti i fuochi elettorali ora si torna nei ranghi per non farsi travolgere dal vento di scirocco delle destre che trascina sporcizia sul Vecchio Continente.
Una cosa è certa: ci vuole più antifascismo, altroché.
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Alfredo Facchini