COMANDANTE

DI ALFREDO FACCHINI

Alfredo Facchini

 

Il 14 giugno 1928 nasce a Rosario in Argentina, Ernesto Guevara de la Serna. Nasce una leggenda.

1945.
I Guevara si trasferiscono a Buenos Aires. Ernesto si iscrive alla facoltà di medicina.
Dopo la laurea nel 1953, Ernesto Guevara, viaggia attraverso diversi Paesi dell’America Latina. Un lungo pellegrinaggio. Bolivia, Perù, Ecuador e Venezuela. Arriva in Guatemala durante la drammatica esperienza della fine del governo Arbenz. Si rifugia nel 1955, a Città del Messico, dove lavora come allergologo.
Conosce Fidel Castro, che gli propone di unirsi al movimento rivoluzionario cubano in qualità di medico. Sono proprio i cubani a dargli il nomignolo “Che”, per la sua abitudine di intercalare le frasi con questa tipica espressione argentina.
<<Fidel Castro mi colpì come un uomo straordinario. Le cose più impossibili lui le affrontava e le risolveva. Aveva una fiducia eccezionale nel fatto che una volta partito per Cuba sarebbe arrivato. Che una volta arrivato, avrebbe combattuto. E che combattendo avrebbe vinto>>.
Il 25 novembre 1956, il Granma salpa dal porto di Tuxpán. Che Guevara parte dalle coste messicane verso Cuba insieme a Fidel Castro e a un pugno di compagni.
2 gennaio 1959. I barbudos entrano all’Avana. Dalla guerriglia alla presa dell’Avana, il COMANDANTE è l’anima della rivoluzione cubana.
Dopo essere stato direttore dell’Istituto Nazionale per la Riforma Agraria e della Banca Nazionale di Cuba, Guevara viene nominato Ministro dell’Industria.
Inesauribile scrive trattati sul marxismo e la guerriglia. All’inizio del 1965 rinuncia alla cittadinanza cubana e a tutti gli incarichi per esportare il socialismo in tutto il mondo. Nell’atmosfera febbrile degli anni Sessanta tutto sembra possibile. <<Se c’è mai stato un momento nell’era moderna per realizzare qualcosa del genere, è stato allora>>, scrive Jon Lere Anderson, suo biografo.
Si trasferisce prima nell’ex Congo belga e poi nel ‘66 in Bolivia.
Gli Stati Uniti vengono presto a sapere della presenza di Guevara e inviano agenti della CIA e consiglieri militari per assistere il regime di René Barrientos.
Il 31 agosto un’imboscata dell’esercito spazza via metà delle forze del Che. Il resto della truppa arranca verso le montagne nel disperato tentativo di uscire dalla trappola.
Il Che, prostrato dall’asma, cavalca su un mulo verso il remoto villaggio di La Higuera. Qui l’8 ottobre del 1967 viene ferito e catturato, al termine di uno scontro a fuoco, da un battaglione di ranger, addestrati dai Berretti Verdi statunitensi. Il giorno dopo viene mutilato e giustiziato.
Il suo corpo, dopo essere stato esposto per sfregio a Vallegrande, viene sepolto in un luogo segreto e ritrovato da una missione di antropologi forensi argentini e cubani nel 1997.
Da allora i suoi resti si trovano nel mausoleo di Santa Clara di Cuba.
Sartre dice di lui : <<Non era solo un intellettuale, ma era l’essere umano più completo della nostra epoca>>.