“Lazzari felici”

DI MARINO BARTOLETTI

 

Nel giorno del ricordo di Massimo Troisi, che se n’è andato il 4 giugno del 1994 ad appena 41 anni, c’è una cosa di cui è sempre più difficile capacitarsi: quanta “ricchezza” artistica ha portato via con sé?
Quante meraviglie ci ha negato lasciandoci così?
Quanti altri Mario, quanti Gaetano, quanti Vincenzo, quanti Camillo, quanti Tommaso ci avrebbe potuto regalare, mannaggia a lui?
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Nel mio libro “La discesa degli Dei” ho provato a inventare una consolazione al nostro dolore: immaginando che in Paradiso abbia incontrato un amico meraviglioso come lui. “…In silenzio! Rimasero entrambi in silenzio! Pino appoggiato al muro in fondo alla stanza. Massimo sulla porta, abbozzando una specie di sorriso. Pino con le mani fra i suoi tanti capelli: Massimo con le mani che tormentavano il suo berretto da postino. Non l’avevano messo in conto. E certamente i loro due cuori dissidenti non ne trassero un grande giovamento. Ma tanto ormai…. L’abbraccio fu inevitabile, prolungato, commosso. Nessuno voleva staccare la testa dalla spalla dell’altro per far non vedere che stava piangendo. Quando stavano assieme volevano, dovevano essere sempre allegri! Lazzari felici!”
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Marino Bartoletti