DI PIERO GURRIERI
«Non so cosa esattamente preoccupi la Conferenza episcopale italiana, visto che la riforma del premierato non interviene nei rapporti tra Stato e Chiesa. Ma mi consenta anche di dire che non mi sembra che lo Stato Vaticano sia una repubblica parlamentare e quindi facciamo che nessuno si preoccupa». Così la presidente del Consiglio Meloni.
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Che la signora in foto sia nervosa, è assodato; che arrivi a prendersela con la Chiesa italiana, significa che è completamente fuori controllo.
Che, per farlo, giunga al punto di ironizzare sulla forma di Stato del Vaticano, che è pure doppiamente ignorante, perchè il Vaticano è altra cosa rispetto alla Chiesa italiana, e perchè il suo sistema di Governo è fondato sulla persona del Papa per volontà dei Dodici, cioè da più di duemila anni.
Ma la questione più grave è un’altra, che la signora è talmente “out” da non accettare alcuna critica.
Che il suo “premierato” stravolga la Costituzione, non si deve dire;
che il suo Governo continui a dar la caccia ai poveri e a premiare i ricchi, nemmeno;
che parli di legalità e il suo partito candidi impresentabili;
che parli di merito e ci siano onori e posti per figli, fratelli e cognati anche quando emeriti imbecilli, figuriamoci.
Il fatto nuovo è che secondo lei non solo non devono permettersi le opposizioni, ma nemmeno la Chiesa, ed è bene che di fronte a ciò, tutti i cattolici facciano le loro riflessioni.
È passato appena un giorno dalle sue parole sul brutale assassinio dell’on. Giacomo Matteotti, queste altre fanno capire che è stata tutta una finta.
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Piero Gurrieri tra la gente