Skyfall

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

Chi ieri sera ha avuto la necessaria determinazione per seguire il dibattito sul premierato andato in onda su La7 nel salotto di Formigli non può non aver capito la mostruosità democratica che il governo sta apparecchiando con precisione scientifica.
Al cittadino sprovveduto, quello che ieri sera a buon diritto ha preferito guardare un vecchio film o altro, questa del premierato potrebbe persino sembrare il trionfo della democrazia diretta che finalmente sottrae alle consorterie dei partiti la nomina del capo del governo.
Non è così, purtroppo.
Il premierato è solo un aspetto della manovra a tenaglia che ha messo sotto assedio la democrazia attaccandola da ogni lato. Perché esso possa trasformare il nostro paese in una “democratura” alla Orban occorre prima eliminare i contrappesi messi lì apposta per evitare che il potere politico si trasformi nello strapotere tipico dei regimi totalitari.
Prima di tutto il Parlamento, già ridotto all’ombra di se stesso dagli innumerevoli decreti legge e voti di fiducia, che verrà del tutto svuotato delle sue funzioni da un mostruoso premio di maggioranza.
Tutto verrà discusso e deciso altrove, la sua unica prerogativa residua sarà quella di eleggere un capo dello stato deciso da quello stesso governo che ha piazzato lì una indebita maggioranza di parlamentari e, tanto per evitare fastidiosi intoppi, verranno pure soppressi quei cinque senatori a vita che, mascalzoni, non obbediscono agli ordini del premier.
Verranno sbriciolati Parlamento e Presidente della Repubblica ma prima che ciò possa avvenire occorre fare altre tre cose ed è ciò che sta già accadendo sotto gli occhi di tutti.
1. Mettere guinzaglio e museruola alla Magistratura.
2. Impadronirsi dei mezzi d’informazione.
3. Reprimere le manifestazioni di dissenso, con leggi o manganelli non fa differenza.
Non si tratta di un teorema inventato dall’opposizione, tutto si tiene e per averne la certezza bastava osservare lo spettacolo agghiacciante del povero forzitaliota Giorgio Mulè mentre annaspava per negare l’innegabile.
“O la va’ o la spacca” ha detto Giorgia, spero che il lungo iter necessario per la promulgazione del premierato sia sufficiente a far capire di cosa si tratta anche a quelli che ieri sera hanno preferito rivedersi l’ultima avventura di 007.
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Mario Piazza